Leader Madri Plaza de Mayo rischia fermo, ma è rivolta

Hebe de Bonafini, fundadora y líder de las Madres de Plaza de Mayo . (ANSA)
Leader Madri Plaza de Mayo rischia fermo, ma è rivolta
Leader Madri Plaza de Mayo rischia fermo, ma è rivolta

BUENOS AIRES – Politica, diritti umani, accuse di corruzione: c’è tutta l’Argentina di questi ultimi anni nella vicenda di Hebe de Bonafini, l’87enne leader delle ‘Madres de Plaza de Mayo’ che si era rifiutata di testimoniare in tribunale nell’ambito di un’inchiesta su fondi deviati.

Bonafini, madre di due ragazzi ‘desaparecidos’ e che qualche giorno fa è stata ricevuta dal Papa a Santa Marta, è da tempo protagonista di un delicato braccio di ferro con il giudice Marcelo Martinez de Giorgi. Negli ultimi giorni c’è stato un crescendo nello scontro Bonafini-giudice, uno “scandalo”, hanno precisato i media locali, che però oggi pare essere in dirittura d’arrivo verso una soluzione concordata.

Ieri, il giudice aveva ordinato il fermo di Bonafini, la quale si era rifiutata di dichiarare in tribunale in merito ad un’indagine relativa sui fondi di un progetto di abitazioni popolari promosso negli ultimi anni dalla fondazione delle ‘Madres’.

I principali accusati dell’inchiesta sono in realtà i fratelli Sergio e Pablo Schoklender, che amministravano i soldi della fondazione. Ed è appunto quanto sostiene Bonafini.

La vicenda si era aggravata ieri quando il giudice aveva inviato la polizia nella sede delle ‘Madres’ per prelevare la leader e portarla in tribunale. Protetta da un consistente gruppo di militanti, Hebe era però riuscita a raggiungere la ‘Plaza de Mayo’, dove per anni le ‘Madres’ hanno denunciato la tragedia dei figli scomparsi. Ed è stato lì che ha attaccato duramente il giudice e il governo di Mauricio Macri.

– Se vogliono portarmi in carcere lo facciano, non abbiamo paura di questi figli di p…- aveva dichiarato circondata da militanti del peronismo ‘kirchnerista’.

Stamani, Bonafini aveva assicurato tramite i legali di “non avere intenzione di modificare i miei impegni”. Subito dopo aveva fatto sapere che intendeva recarsi a Mar del Plata (400 km dalla capitale) per partecipare ad un incontro di lavoro. Cosa che ha poi fatto nel primo pomeriggio.

Qualche ora dopo è stata resa nota quella che potrebbe essere la via d’uscita della vicenda. Bonafini ha fatto sapere che se veniva meno l’ordine di cattura era disposta a deporre lunedì: non però, ha precisato, in tribunale ma nella sede della sua fondazione. Pronta la risposta di Martinez de Giorgi, che ha subito fatto sapere di aver sospeso la misura relativa alla detenzione.

(Martino Rigacci/ANSA)