Libia: milizie espugnano quartier generale Isis a Sirte

Libia: milizie espugnano quartier generale Isis a Sirte
Libia: milizie espugnano quartier generale Isis a Sirte
Libia: milizie espugnano quartier generale Isis a Sirte

IL CAIRO – Duro colpo all’Isis in Libia. Il quartier generale dei jihadisti a Sirte, roccaforte dello Stato islamico, è caduto nelle mani dei miliziani vicini al governo di unità nazionale di Sarraj. Una lunga battaglia ha impegnato per ore le forze libiche per i vicoli della città, che si sono aperte dei varchi strategici tra le macerie, espugnando il Centro Ouagadougou.

“E’ l’ora della vittoria…Allah u Akbar”, hanno esultato su Twitter.

Una batosta per i jihadisti, che in mattinata sembravano avere rialzato la testa quando – tramite l’agenzia Amaq – avevano rivendicato l’abbattimento di un caccia di Fajr Libya, con la morte del pilota. La battaglia per la riconquista totale di Sirte sembra dunque essere entrata in una nuova fase anche dopo la conferma da fonti istituzionali della presenza di corpi speciali italiani in Libia (a Tripoli, Misurata e Bengasi per attività di formazione dei militari) che si aggiunge a quella di britannici e americani che forniscono aiuto diretto sul terreno.

“Negli scontri odierni abbiamo contato almeno 20 jihadisti uccisi. Uno stato di confusione e caos domina all’interno di Daesh”, avevano scritto in mattinata sulla loro pagina Facebook le milizie annunciando il lancio “di una nuova offensiva contro postazioni di Daesh su tutti gli assi della città”. Elencando le prime conquiste: “Controlliamo l’università, l’ospedale Ibn Sina e la regione militare Giza” e “avanziamo”. Poi l’assedio al Centro Ouagadougou, fino alla sua caduta nel tardo pomeriggio.

A mostrare i progressi ottenuti ci sono i video pubblicati dall’operazione Al-Binyan Al-Marsous. Le sequenze mostrano le forze libiche in tuta mimetica con indosso fucili e vari tipi di armamenti che sparano contro un nemico invisibile, ma anche il fuoco dei tank che cercano di eliminare le sacche di resistenza dei jihadisti. Ma è ancora presto per cantare vittoria contro i seguaci del Califfo, che secondo al Arabiya rimangono assediati in tre aree residenziali ed in una villa vicino al mare.

La guerra durerà giorni, settimane, ma non mesi, hanno assicurato più volte le forze libiche presenti sul campo, aiutate dai raid americani che bombardano “chirurgicamente” postazioni Isis. Secondo il Sito Us Command Africa, almeno una trentina di azioni, con aerei e droni, hanno colpito i rifugi e gli armamenti dei fondamentalisti.

Ma l’emergenza non è solo sulla roccaforte costiera dell’Isis. I governi di Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti hanno espresso “preoccupazione per le notizie di tensioni crescenti vicino al terminal petrolifero di Zueitina, sulla costa centrale” e hanno chiesto che il controllo di tutte le infrastrutture sia trasferito al governo sostenuto dall’Onu.

(Giuseppe Maria Laudani/ANSAmed)

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