Rio 2016: Paltrinieri fatica d’oro, “un sogno, ora il record”

Gregorio Paltrinieri.
Gregorio Paltrinieri. Ansa / Ciro Fusco
The italian swimmer Gregorio Paltrinieri Gold medal, behind him  the italian  Gabriele Detti bronze medal winner of the men's 1500m Freestyle Final race of the Rio 2016 Olympic Games Swimming events at Olympic Aquatics Stadium at the Olympic Park in Rio de Janeiro, Brazil, 14 August 2016 Ansa / Ciro Fusco
The italian swimmer Gregorio Paltrinieri Gold medal, behind him the italian Gabriele Detti bronze medal winner of the men’s 1500m Freestyle Final race of the Rio 2016 Olympic Games Swimming events at Olympic Aquatics Stadium at the Olympic Park in Rio de Janeiro, Brazil, 14 August 2016
Ansa / Ciro Fusco

RIO DE JANEIRO. – Si portava dietro un peso da 10mila chili, eppure sull’acqua è andato senza nemmeno spostarla. ‘Motoscafo’ Greg Paltrinieri ha il potere di galleggiare come solo una macchina costruita ad hoc sa fare: non lo dice lui, ma chi da anni segue l’evoluzione di questo ragazzo che non ha ancora 22 anni, eppure ha già fatto quasi tutto.

Titolo europeo, mondiale e ora anche quello olimpico, perché con l’oro nei 1500 Rio il Greg nazionale ha riportato l’Italia (dei maschi) sul tetto dei Giochi sedici anni dopo Sydney, e non ha fallito l’appuntamento con la sua storia fatta di amore e acqua.

“Me la sono goduta, e ora non è finita qui” promette il fondista di Carpi, che in quelle 30 vasche ha messo a segno il suo assolo. Sempre in testa, prima degli ultimi cento metri anche sotto il record del mondo, fino al magico tocco finale. Il primato non c’è, ma lui voleva solo vincere.

“Il record arriverà, lo sento già nelle braccia ma non c’è fretta, qui contava solo la medaglia più preziosa – racconta da Casa Italia all’indomani della sua gara l’azzurro, che con le ore prende consapevolezza dell’impresa compiuta – Non è stato così facile vincere, tutti se lo aspettavano, sembrava fosse solo una formalità. Ma non è così, avevo tanta pressione, le aspettative di tutti: per questo sono partito a bomba, volevo tenere tutti dietro. Il tempo era irrilevante, se avessi voluto fare il record serviva una gara diversa. Ma per me contava vincere e sentire le emozioni che ho provato. E’ stata una gara di cuore”.

Greg si porta dietro l’allegria delle sue parti, quell’Emilia che mamma Lorena – a Rio insieme a papà Luca e alla storica fidanzata del neo campione olimpico Letizia – promette di fargli subito riassaporare in cucina. Ma dietro al sorriso c’è molto altro: come quell’attitudine alla fatica – inusuale nei ventenni -, a quelle otto ore al giorno in piscina di allenamenti senza fine che lo hanno portato fino alla gloria a cinque cerchi.

E ora che anche questa è fatta – a Londra 4 anni fa si era affacciato timidamente chiudendo al 5/o posto – dopo essere diventato campione europeo e mondiale, davanti c’è ancora un’autostrada da percorrere, traguardi da tagliare, esperienze da vivere: il podio condiviso con l’amico, Gabriele Detti – bronzo per la doppietta-show dell’Italia – che non sarà mai un rivale, ma un compagno d’avventura che dicono è solo alle prime bracciate.

“Questo momento l’ho sognato – racconta mentre accarezza il suo oro più bello – ed è arrivato come volevo. Divertendomi”. Tifoso juventino, appassionato di Nba (“Resto qualche giorno a Rio e andrò a vedere il Dream team, è una priorità…” sorride l’azzurro).

Quando torna in Italia le meritate vacanze, a nuotare si riprende il 15 settembre, prima un po’ di riflettori tv a Miss Italia, dove è stato chiamato per fare il giurato nella finale di Jesolo. Una breve divagazione, perché in vasca si torna subito a fare sul serio: ci sono i mondiali in vasca corta in Canada, e già bisogna pensare alla rassegna iridata del prossimo anno.

A Rio si è liberato di un macigno, libero di testa e cuore ha solo il peso di quell’oro che lo ha già fatto grande.

(dell’inviata Alessandra Rotili/ANSA)

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