Lo shopping è online, crisi per i grandi magazzini Usa

Shopping e' online, crisi per grandi magazzini Usa
Shopping e' online, crisi per grandi magazzini Usa
Shopping e’ online, crisi per grandi magazzini Usa

NEW YORK. – L’e-commerce rivoluziona lo shopping Usa, e manda in pensione i grandi magazzini. Da Macy’s a J.C. Penney la crisi si fa sentire: sempre meno consumatori varcano le porte dei loro punti vendita, preferendo fare acquisti da casa.

Il modello tradizionale di business va così in crisi, complici anche i maggiori sconti offerti online: si afferma infatti la tendenza ad andare nei negozi solo per provare l’oggetto del desiderio, per poi andare a caccia online del prezzo più basso.

Il trend in atto ormai da anni fa pagare un caro prezzo ai big del commercio al dettaglio tradizionale, in uno scenario che appare simile a quello di decenni fa con l’ascesa dei grandi magazzini a scapito dei piccoli esercenti. Ora però sono i colossi a chiudere.

Dopo l’ennesimo trimestre di difficoltà Macy’s annuncia la chiusura di 100 grandi magazzini. Conti in rosso anche per J. C. Penney. Kohl’s rivede al ribasso i target per il 2016 e Nordstrom annuncia una serie di sconti per smaltire le scorte. Non va meglio a Gap, che continua registrare vendite in calo e non riesce a ritrovare lo smalto degli anni passati.

Alla realtà di crisi dei negozi si contrappone il boom dei colossi delle vendite online. Amazon procede la sua corsa incontrastata e macina utili. Alibaba non si ferma neanche si fronte al rallentamento cinese, e aumenta i ricavi.

Cosciente della tendenza in atto e della difficoltà a tenere il passo di Amazon, Wal-Mart raddoppia gli sforzi sull’online, acquistando Jet.com per rilanciare le sue attività web. La strada per Wal-Mart, così come per gli altri colossi tradizionali che si affacciano all’online, è in salita: il modello di Amazon è difficile da emulare.

La società di Jeff Bezos è il maggiore protagonista del web, con un portafoglio prodotti gigante e prezzi competitivi per tutti i generi. A spingere il boom dell’e-commerce è la facilità degli acquisti: sono a portata di mouse e le modalità di restituzione, nel caso in cui non si è soddisfatti, sono semplici e a costo zero.

A questo si aggiungono consegne sempre più veloci, anche nel giro di poche ore. Finora infatti il lasso di tempo fra l’acquisto online e la consegna a domicilio è stato considerato un ostacolo alla crescita dell’e-commerce. Ma i consumatori attenti ai prezzi e i tempi sempre più ridotti fra l’ordine e la consegna hanno fatto sì che l’ostacolo fosse aggirato senza problemi.

La decisione di Macy’s si chiudere 100 punti vendita ”dovrebbe essere un esempio” per gli altri grandi magazzini, afferma Green Street, società di ricerca. J. C. Penney dovrebbe chiudere 320 dei suoi 1.000 negozi. Sears dovrebbe chiuderne 300 su 700 per far tornare la produttività ai livelli di 10 anni fa.