Lettera al Direttore: Ancora sulle pensioni da fame

Pensionati durante una conferenza per trattare il problema delle pensioni Inps in Venezuela
Pensionati durante una conferenza per trattare il problema delle pensioni Inps in Venezuela
Pensionati durante una conferenza per trattare il problema delle pensioni Inps in Venezuela

Sig Mauro,
scusi, le invio questa lettera dopo averla inviata a quasi tutti i quotidiani italiani con la speranza che qualcheduno tratti di aiutarci.

Io sono portavoce di un centinaio di pensionati e per favore tutti stanno aspettando una risposta perché oramai non ce la facciamo più. Grazie.

Saluti dal Venezuela, Italiani tutti, chi vi scrive é un italiano che da 46 anni vive in Venezuela, un Paese che grazie a Dio ci accolse molto bene.

Per 38 anni ho gestito la mia barberia, una delle più prestigiose della città. Con il mio lavoro mai ho fatto mancare niente alla mia famiglia. Ho 73 anni e sono diabetico e iperteso quindi da qualche anno non lavoro quasi giacché, essendo diabetico, ho la pianta dei piedi addormentata e quindi non posso stare molto tempo in piedi.

Da qualche anno ho vissuto della piccola pensione che mi arrivava dall’Italia, erano 134 Euro e con il cambio mi bastavano per vivere bene e pagare tutte le spese, incluso il condominio che é di 10.000 Bs al mese, e per il mangiare e le medicine, ma dal mese di Gennaio a quasi 3.000 pensionati Italiani ci ridussero la pensione quasi a 0. La mia per esempio é rimasta quasi a zero, invece di 134Euro ora ricevo solo 15 Euro al mese e, giacché é inferiore ai 100Euro, la pagano ogni 6 mesi. Riceviamo cioé 90 Euro ogni sei mesi (una ridicolaggine). Per cambiare i 90 Euro la banca ti trattiene 60 Euro e quindi restano 30 Euro e con 30 Euro dovremmo vivere 6 mesi.

Assieme alla pensione che percepisco in Venezuela non arrivo neanche a 30.000 Bs. Solo perché vi rendiate conto, qui il Consolato per introdurre i documenti per fare un passaporto vuole una collaborazione di piú di 200.000Bs e per il passaporto sarebbero 350.000.

Come si può vivere con 30.000 Bs che solo bastano per un paio di giorni di mangiare senza includere le medicine (solo quando si trova qualche medicina e con dei prezzi esorbitanti)?

Per circostanze della vita vivo solo con un figlio di 21 anni ammalato che date le sue condizioni ancora non ha capito che la nostra situazione è cambiata e sempre cerca qualcosa da mangiare che io non posso comprare, specialmente la carne che un solo KG costa 5800 Bs. Ci sono giorni che quasi non si mangia niente o si mangia una sola volta alle sei o sette della sera,certe volte si mangia pure due volte e per le condizioni mie di diabetico quasi non posso dormire per il dolore di pancia.

Voi vi immaginate, per una persona che tutta la vita ha vissuto decorosamente del suo lavoro, finire la vecchiaia in condizioni di miseria?

Una cosa che mai mi sarei immaginato, quindi ora tutto sta nelle mani dei deputati che il 27 di luglio nella Camera hanno approvato la risoluzione e io pensavo che giá era tutto risolto, purtroppo la risoluzione è stata quella di continuare la discussione e noi qui morendoci di fame.

Qui c’è gente, come una signora che io conosco di più di ottanta anni, che tutte lei mattine esce di casa per cercare qualche cosa da mangiare e come lei ci sono tanti altri casi.

Tutta questa gente sono dei nuovi mendicanti che fino a gennaio avevano vissuto decorosamente quindi ridateci il nostro stile di vita a cui siamo stati abituati! Grazie. Credetemi é molto peggio di questo.
Aiutateci, aiutateci, molta gente sta aspettando la risposta che voi mi darete.
Grazie e scusatemi per i molti errori che ci saranno nella lettera.

[email protected]

Natale Bruno

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