Referendum: si chiude querelle Anpi-Pd, sì a confronto

Referendum: non si chiude querelle Anpi-Pd, sì a confronto
Referendum: si chiude querelle Anpi-Pd, sì a confronto
Referendum: si chiude querelle Anpi-Pd, sì a confronto

BOLOGNA – Dopo la presenza alla Festa della discordia, quella di Bologna inaugurata ieri, un altro ‘sì’ è arrivato dall’Anpi in direzione Partito Democratico: il confronto tra ragioni del sì e ragioni del no al Referendum costituzionale di autunno proposto dal segretario Pd Matteo Renzi al presidente dell’Associazione Partigiani, Carlo Smuraglia, si farà.

Ma, “naturalmente, sede, data, modalità di svolgimento e scelta del moderatore (o della moderatrice) dovranno essere concordate”. Si avvia così verso una soluzione una vicenda che aveva visto contrapporsi partito e associazione. Decisiva, per questa decisione – dopo che nei giorni scorsi gli stessi vertici Anpi, nel prendere in esame l’offerta di Renzi, avevano spiegato come non bastasse l’invito di per sé, ma servisse un cambio di passo nella gestione degli spazi – proprio la distensione sul fronte feste con il sostanziale superamento del divieto di propaganda a favore del no negli stand Anpi.

Un ‘no al no’ che aveva messo a rischio rapporti e presenza: ieri, ad esempio, è stato inaugurato lo spazio bolognese, interamente dedicato alla ‘difesa’ della carta con volantini e materiali che invitano a non approvare la riforma.

“Poiché la questione circa la libertà, senza limitazioni, dell’Anpi – ha scritto l’associazione – di usufruire di spazi all’interno delle Feste dell’Unità appare sostanzialmente e ragionevolmente risolta”, “non sussistono motivi di sorta per non accettare l’invito del Segretario del Pd, Matteo Renzi”.

Ora i dettagli e le trattative sono nelle mani delle diplomazie di Anpi e democratici, già al lavoro per sciogliere i nodi organizzativi. E se sul quando molto dipenderà da un’agenda già fitta in questi giorni di ripresa post-estate e in parte stravolta dal sisma del centro Italia, sul dove, Renzi nella proposta fatta dalla Versiliana, aveva parlato esplicitamente di una festa emiliana.

Quindi un primo ballottaggio sarebbe tra la kermesse bolognese (la sera del 10 è da programma già dedicata a un confronto sul referendum, ma la disponibilità di spazi per il confronto è ampia) e quella reggiana (i cui organizzatori oggi con una nota sono tornati a dirsi più che disponibili) con la prima in leggero vantaggio: Renzi ha infatti già visitato quest’estate una festa in provincia di Reggio Emilia (quella regionale a Casalgrande); a Festareggio è già in programma un confronto di peso tra sì e no (Finocchiaro Vs Zagrebelsky); e ha meno giorni a disposizione, chiudendo l’11 settembre (a Bologna chiuderà il 19).

Ma se la location emiliana era parte dell’offerta di pace di Renzi – insieme all’abbraccio conclusivo – un’ulteriore ipotesi potrebbe essere quella di tenere il confronto alla Festa Nazionale, a Catania dal 28 agosto all’11 settembre dove Renzi è atteso comunque, da tradizione, nella giornata di chiusura. In ogni modo, sul continente o nell’isola, il faccia a faccia ci sarà. Chiudendo, almeno per un po’, questa vicenda che ha portato non poca tensione all’interno della sinistra.

(Giuliana Palieri/ANSA)