Truffa treni Fse: Riesame, non c’è prova di costi gonfiati

(ANSA) – BARI, 31 AGO – Non c’è prova che con l’acquisto di 27 treni da parte di Ferrovie Sud Est sia stata commessa, fra il 2006 e il 2012, una truffa ai danni della Regione Puglia. Ne è convinto il Tribunale del Riesame di Bari che lo scorso 29 luglio – con motivazioni depositate ieri – ha disposto il dissequestro di beni per 12mln di euro eseguito dalla GdF su disposizione della magistratura barese nei confronti dell’ex amministratore unico Luigi Fiorillo, del responsabile tecnico di Fse Nicola Alfonso e del procuratore speciale della società polacca Varsa. Il sequestro era stato disposto nell’ambito della vicenda processuale (attualmente in udienza preliminare con prossima udienza fissata il 25 ottobre) sull’acquisto di 27 treni interamente finanziati dalla Regione per 93 milioni di euro, pagati secondo l’accusa 12 mln di euro in più del loro valore di mercato, pari cioè alle provvigioni corrisposte da Pesa, la società che ha venduto i treni, a Varsa, società di intermediazione, fornitrice dei servizi di Pesa in Italia.