Migranti: padre Aylan, ‘politici avevano promesso: mai più!’

(ANSAmed) – ISTANBUL, 2 SET – A un anno dal ritrovamento del corpo senza vita del piccolo Aylan Kurdi sulla spiaggia di Bodrum, sulla costa egea della Turchia, il padre Abdullah denuncia che per i migranti diretti in Europa la situazione resta difficile. “Dopo la morte della mia famiglia i politici hanno detto: mai più! Ma cosa succede adesso? Le morti continuano e nessuno fa niente”, ha detto, citato da media locali. Oltre ad Aylan, che aveva 3 anni, nel naufragio persero la vita anche il fratellino Galip, 5, la madre Rehan, 35, e altre due persone. A marzo, un tribunale turco ha condannato 2 cittadini siriani a 4 anni e 2 mesi come scafisti della traversata mortale.