Cina e Giappone provano il dialogo, bilaterale Xi-Abe

Cina e Giappone tornano a parlarsi direttamente ai massimi livelli dopo un digiuno di un anno e mezzo: il presidente Xi Jinging e il premier Shinzo Abe hanno avuto il bilaterale a lungo atteso a G20 ormai concluso
Cina e Giappone tornano a parlarsi direttamente ai massimi livelli dopo un digiuno di un anno e mezzo: il presidente Xi Jinging e il premier Shinzo Abe hanno avuto il bilaterale a lungo atteso a G20 ormai concluso
Cina e Giappone tornano a parlarsi direttamente ai massimi livelli dopo un digiuno di un anno e mezzo: il presidente Xi Jinging e il premier Shinzo Abe hanno avuto il bilaterale a lungo atteso a G20 ormai concluso

HANGZHOU (CINA). – Cina e Giappone tornano a parlarsi direttamente ai massimi livelli dopo un digiuno di un anno e mezzo: il presidente Xi Jinging e il premier Shinzo Abe hanno avuto il bilaterale a lungo atteso a G20 ormai concluso, concordando sulla necessità di mettere a punto un “meccanismo” per ampliare le comunicazioni aeree e marittime e scongiurare possibili incidenti nel mar Cinese orientale.

Il faccia a faccia, durato circa 30 minuti, è servito a far ripartire un dialogo su cui pesano le dispute territoriali sulle isole Senkaku, amministrate da Tokyo e rivendicate da Pechino, ma soprattutto a fare il punto sulle provocazioni di Pyongyang che ha testato altri tre missili a media gittata poco dopo il bilaterale tra Xi e la presidente sudcoreana Park Geun-hye.

I due leader, secondo quanto riferito dall’agenzia Kyodo, hanno concordato sull’opportunità di “aumentare le occasioni di dialogo”, a partire dal forum Apec di novembre.

Da parte sua, Xi ha replicato che i due Paesi “dovrebbero gestire nel modo più appropriato” le questioni nel mar Cinese orientale attraverso il diaologo e le consultazioni per salvaguardare pace e stabilità nella regione: il presidente, ha riferito l’agenzia Nuova Cina, avrebbe detto ad Abe di “usare cautela nelle sue parole e nelle sue azioni” in merito alle controversie territoriali.

Entrambi, a diverso titolo, hanno espresso l’auspicio sul ripristino di rapporti amichevoli e dialogo nell’interesse delle rispettive popolazioni, al punto che Xi ha suggerito che le parti dovrebbero provare a far tornare le loro relazioni “su un binario di normale sviluppo il più presto possibile”.