L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia attacca di nuovo il Pd

Referendum: non si chiude querelle Anpi-Pd, sì a confronto
Referendum: non si chiude querelle Anpi-Pd, sì a confronto
Referendum: non si chiude querelle Anpi-Pd, sì a confronto

CATANIA. – L’Anpi torna all’attacco del Referendum e del Partito democratico. La tregua armata tra l’Associazione nazionale partigiani d’Italia e il Pd scricchiola tra Ancona e Catania. Dalle Marche mette dei paletti il presidente dell’Anpi: l’incontro il prossimo 15 settembre col premier Matteo Renzi ci sarà, perché è “un segnale positivo” ed è “sicuro che prevarrà il buon senso”. Ma, ammonisce, dovrà essere “serio, moderato bene” e “non ci dovranno essere soprusi”, se no, annuncia, “ci alziamo e ce ne andiamo”.

Toni più duri arrivano invece da Catania, dove è in corso la Festa nazionale dell’Unita, e dove domenica per la giornata conclusiva ci sarà il presidente Renzi. La polemica si consuma sulla concessione, lo stesso giorno, di uno spazio pubblico davanti la Villa Bellini per un banchetto “per il ‘No’ alla ‘schiforma’ costituzionale”, la cui “autorizzazione è stata negata”.

La risposta dell’Anpi è immediata: dà mandato ai propri legali per verificare eventuali violazioni di legge e annuncia lo svolgimento di un volantinaggio domenica davanti Villa Bellini. “L’atto è di particolare gravità – spiega l’Anpi – in quanto non è soltanto un attentato alla libertà dei cittadini garantita da quella Costituzione la cui eversione è l’obiettivo che assieme Renzi e il sindaco Enzo Bianco perseguono, ma la privatizzazione delle funzioni statuali”.

E poi, sostiene l’Anpi, “una zona rossa è stata costruita nel centro della città”. Il Comune di Catania respinge le accuse: “il sindaco, del quale è nota la disponibilità – affermano da Palazzo degli Elefanti – non ha negato alcunché ad alcun comitato, movimento o partito politico, perché ciò non è né nel suo costume, né nei suoi poteri”.

Dalla Questura si osserva che a Catania non esiste alcuna zona rossa, non c’è alcun divieto di accesso né ci sono perimetri interdetti: chiunque può entrare alla Villa Bellini, se rispetta i controlli previsti per manifestazioni del genere, tenuto conto del periodo storico in Europa. Per il volantinaggio non è prevista la richiesta di alcuna autorizzazione, e l’iniziativa quindi è di per sé legittima.

(di Mimmo Trovato/ANSA)

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