India: impossibile calcolare la povertà, comitato rinuncia

(ANSA) – NEW DELHI, 11 SET – Stabilire quanti siano i poveri in India (che ha una popolazione di 1,25 miliardi di persone) è un esercizio difficile e lo ha appena dimostrato un comitato costituito dal premier Narendra Modi che, dopo un anno e mezzo di lavoro, ha gettato la spugna, limitandosi a consigliare “la creazione di un altro comitato”. Da una copia della relazione del Niti Aayog (Istituzione nazionale per la trasformazione dell’India), di cui il quotidiano Hindustan Times ha avuto una copia, si evince che il comitato ha dovuto mettere fine al suo lavoro “per mancanza di accordo fra i suoi componenti”. Il Niti Aayog, che ha sostituito la precedente Commissione per la pianificazione, è il terzo organismo che negli ultimi otto anni ha cercato di dire la parola finale sul tema del livello di povertà. Nel 2009 il Comitato Tendulkar, considerando un reddito minimo giornaliero individuale di 33 rupie (0,44 euro) per la città e 27 rupie (0,36 euro) per la campagna, ha fissato il numero dei poveri in India a 270 milioni.