Nigeriano ucciso: don Vinicio Albanesi parte civile

(ANSA) – FERMO, 13 SET – Don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco e della Fondazione Caritas in veritate, che aveva accolto il nigeriano richiedente asilo Emmanuel Chidi Nnamdi e la moglie Chyniere, si costituirà parte civile nel processo a carico di Amedeo Mancini, l’ultrà fermano accusato di omicidio preterintenzionale con l’aggravante dell’ odio razziale per la morte del migrante. Lo ha confermato lo stesso don Albanesi. “Mi costituirò parte civile per danni ai beni immateriali: la dignità, i diritti, il rispetto della persona umana”. Perché, spiega, proprio in questi giorni in cui la vicenda è tornata alla ribalta per il fatto che Mancini non può andare ai domiciliari con braccialetto elettronico in quanto il dispositivo non è reperibile, “si dimentica il tema centrale, che è la morte di Emmanuel”.