Sisma: domani tutti a scuola ad Arquata, ma in tenda

Scuola Amatrice 13 settembre 2016 a Amatrice ANSA/MASSIMO PERCOSSI
Scuola Amatrice 13 settembre 2016 a Amatrice ANSA/MASSIMO PERCOSSI
Scuola Amatrice 13 settembre 2016 a Amatrice
ANSA/MASSIMO PERCOSSI

ARQUATA DEL TRONTO (ASCOLI PICENO). – Sarà una vera campanella a segnare domani l’inizio dell’anno scolastico nelle tensostrutture allestite a tempo di record a Arquata del Tronto, Acquasanta Terme e Montegallo, i tre Comuni marchigiani più danneggiati dal sisma del 24 agosto. “E’ un miracolo – si commuove Patrizia Palanca, la dirigente dell’Isc di Acquasanta che ‘governa’ i vari plessi scolastici del comprensorio -. Il 24 agosto non avevamo più nulla, né strutture, né personale e non sapevamo neppure se gli alunni erano vivi”.

I lavori sono stati completati nella mattinata di oggi, durante la giornata sono state allestite le ‘aule’ con i banchi e preparati i kit inviati dal Miur per accogliere i circa 300 alunni, dai 3 ai 14 anni, dalle scuole dell’infanzia alle medie, dell’istituto: zaino, libri, penne, quaderni. Due le tensostrutture su una superficie di mille mq ad Arquata, che ha contato 50 morti nel sisma: dentro ci sono una decina di tende adibite ad aule e sale insegnati.

Gli Alpini hanno montato la ‘scuola’ nell’area finora occupata dalla postazione dei vigili del fuoco che è stata smantellata. Più piccola la tensostruttura di Montegallo, che accoglie due pluriclassi e 11 bambini. Ad Acquasanta, un’altra tensostruttura da 1.000 mq è stata montata dalla Protezione civile nel campo sportivo della frazione di Arli: anche qui aule per i bambini della materna e delle elementari e due sale insegnanti.

Solo per 52 alunni (tre classi) delle medie di Acquasanta le lezioni si svolgeranno in una ‘vera’ scuola: la ‘Nicola Amici’ realizzata con elementi prefabbricati in legno, progettata prima del sisma. E’ stata inaugurata oggi dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, dalla vice presidente Anna Casini, dal sindaco Sante Stangoni, dal vescovo di Ascoli Piceno mons. Giovanni D’Ercole.

“E’ la scuola che desideriamo per tutti i nostri bambini”, ha detto Ceriscioli, osservando che “dall’energia dei bambini nasce la voglia di ripartire”.

Tensostruttura anche a Gualdo (Macerata) per 39 ragazzini dalla scuola dell’infanzia alle medie. Per le scuole provvisorie – saranno sostituite da moduli, in ordine sparso a partire dal 25 settembre – è stata una corsa contro il tempo per rispettare l’appuntamento del 15 settembre, ritenuto imperativo, in parte per dare un segnale di ripartenza, in parte per restituire un po’ di normalità ai giovanissimi traumatizzati dal terremoto.

Del resto “la scuola è il cuore vivo di ogni comunità”, secondo il direttore generale dell’Ufficio Scolastico regionale Marco Ugo Filisetti. Anzi “la scuola è tutto” per i piccoli centri montani che rischiano di spopolarsi, dice il sindaco di Gualdo Giovanni Zavaglini.

Ma anche i Comuni più lontani dal cratere debbono fare i conti con il terremoto: molte le scuole danneggiate, con spostamento delle lezioni in sedi e strutture alternative, mentre vengono effettuati interventi di somma urgenza o ulteriori accertamenti.

Ad Ascoli Piceno il sindaco Guido Castelli ha deciso che l’anno scolastico comincia il 19 settembre, mentre in altre città la situazione è a macchia di leopardo come a Macerata (dove 2 scuole ripartono il 23 settembre) e a Tolentino (tra il 19 e il 26 settembre). Tutto regolare invece per i bambini di Accumoli, ‘sfollati’ a San Benedetto del Tronto: domani saranno nelle scuole della città della Riviera delle Palme.

(di Alessandra Massi/ANSA)

Lascia un commento