Terrorismo: chiesto giudizio per 21enne che minaccia Italia

(ANSA) – MILANO, 19 SET – Il pm di Milano Piero Basilone ha chiesto il rinvio a giudizio per Monsef El Mkhayar, presunto foreign fighter marocchino di 21 anni accusato di terrorismo internazionale e destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare ma latitante, perché si troverebbe in Siria a combattere con le milizie del sedicente Stato Islamico. Dall’inchiesta è emerso un percorso di “progressiva radicalizzazione” da parte di Monsef ma anche dell’amico Tarik Aboulala, anche lui marocchino di 21 anni e che è morto nei mesi scorsi in Siria. I due erano stati affidati nel 2010, da minorenni, alla comunità Kayros di Vimodrone (Milano) e da maggiorenni trasferiti in un appartamento a Milano. Finito in carcere per un mese nel 2013, una volta uscito Monsef, come ha scritto il gip Paolo Guidi, ha subito “un’ulteriore radicalizzazione” e ha convinto l’amico ad andare in Siria. Da là Tarik ha minacciato di “decapitazione” via WhatsApp un amico in Italia. Monsef, invece, via Facebook ha scritto che quando rientrerà si farà “esplodere”.