Roma, “la ciudad de las calles que se bifurcan”: Passeggiando per Roma con l’ambasciatore Silvio Mignano

(da Fb IICC)
(Da FB IICC)
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CARACAS. – La sala MAC dell’Istituto Italiano di Cultura è affollata. Non solo italiani e italo-venezuelani ma anche personalità della cultura venezuelana aspettano di ripercorre le strade e stradine di Roma, guidati per mano dall’ambasciatore Silvio Mignano, per l’occasione “cicerone” d’eccezione.

Dopo una breve presentazione della direttrice dell’Istituto, Erica Berra, il conferenziere attira subito l’attenzione degli ascoltatori su uno slide con una vista dall’alto di Piazza Navona da cui si diramano le vie della città eterna fino alla piazza del Quirinale, Fontana di Trevi e per finire a Piazza San Pietro.

(da FB IICC)
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La straordinaria esplorazione, guidata da Silvio Mignano con la chiarezza, la competenza e il fascino di un grande divulgatore, inizia con un racconto incredibilmente coinvolgente, ricco di notizie e di spunti, una passeggiata attraverso le rivalità leggendarie tra i due geni del barocco romano Bernini e Borromini, la Fontana dei Quattro Fiumi al centro di Piazza Navona di fronte alla chiesa di Sant’Agnese in Agone ne è esempio concreto.

Non mancano le visite alle chiese depositarie di grandi opere d’arte, dalla Chiesa di San Luigi dei Francesi custode di tre capolavori assoluti di Caravaggio del ciclo su San Matteo nella cappella Contarelli, fino alla basilica di Santa Maria in piazza del Popolo e per finire alla Cappella Sistina con gli affreschi di Michelangelo Buonarroti per arrivare poi alle stanze con i più famosi affreschi di Raffaello al secondo piano del Palazzo Pontificio.

Insomma, Silvio Mignano ha saputo trasmettere alla platea l’indescrivibile fascino di Roma, e rispondendo ad una domanda di Filippo Vagnoni ha messo in evidenza l’universalità di una città simboleggiata dal Colonnato del Bernini in Piazza San Pietro che sembra accogliere l’umanità a braccia aperte nel suo grembo.

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Il segreto di Roma è stato il suo modus vivendi quotidiano, soprattutto il modo di integrarsi dei suoi cittadini con altri, fino a creare un impero multi razziale e multi culturale, che è giunto ad insediare anche un imperatore africano, Settimio Severo, un proto Obama ante litteram.

Un aspetto che è rimasto immutato nei secoli, pur con una sua graduale evoluzione, che ha permesso alla civiltà romana di sopravvivere tanto a lungo, in Occidente e in Oriente da Costantinopoli fino a Bisanzio, oltre due mila anni quasi fino al Rinascimento.

In fondo, buona parte del sistema di vita occidentale non è altro che l’evoluzione moderna di quello romano.

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