Onu: successione Ban Ki-moon, Irina Bokova non lascia

Irina Bokova [foto: Nazioni Unite / Jean-Marc Ferré]
Irina Bokova [foto: Nazioni Unite / Jean-Marc Ferré]
Irina Bokova [foto: Nazioni Unite / Jean-Marc Ferré]

NEW YORK. – Si agitano le acque nella corsa per l’elezione del prossimo segretario generale dell’Onu: la Bulgaria ha deciso di appoggiare la candidatura della vice presidente della Commissione Ue Kristalina Georgieva, ‘scaricando’ il direttore generale dell’Unesco Irina Bokova, la quale però non ha alcuna intenzione di farsi da parte.

Dopo i risultati deludenti ottenuti da Bokova nei voti informali condotti dal Consiglio di Sicurezza, il premier bulgaro Boyko Borissov ha dato il via libera ufficiale alla candidatura della responsabile del bilancio Ue, da sempre una ‘protetta’ della cancelliera tedesca Angela Merkel.

Le procedure delle Nazioni Unite, però, non permettono al governo di uno stato membro di sostituire un candidato a meno che quello già in corsa non si ritiri. E Bokova ha confermato che non ha alcuna intenzione di rinunciare. Nelle ore successive all’annuncio che il governo di Sofia ha deciso di appoggiare Georgieva per la successione a Ban Ki-moon, la numero uno dell’Unesco ha confermato di essere “ancora in corsa”.

“Ci sono stati cinque turni di votazioni preliminari, e la fase più importante arriva il mese prossimo – ha precisato – non vedo alcun motivo per ritirarmi ora”. Secondo quanto ipotizzato da fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro, la spiegazione potrebbe essere la seguente: è l’unica candidata dell’est Europa (gruppo a cui per rotazione informale dovrebbe spettare la successione) sostenuta dalla Russia.

Dopo la quinta votazione informale del Consiglio di Sicurezza è ancora saldamente in testa l’ex premier portoghese ed ex Alto Commissario per i Rifugiati, Antonio Guterres. Molto atteso il prossimo voto, il 5 ottobre, il primo in cui al Consiglio di Sicurezza si useranno schede di diverso colore. Si capirà quindi se un paese con diritto di veto intende utilizzarlo.