Omicidio a Bari, clan punì litigio motivi passionali

(ANSA) – BARI, 3 OTT – Un litigio tra la vittima e la ex convivente: sarebbe stato questo il motivo all’origine dell’ omicidio di Antonio Blasi, 33 anni, ucciso il 17 settembre scorso in strada al quartiere Stanic di Bari. Con l’accusa di omicidio volontario, con le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi, la Squadra Mobile di Bari ha eseguito un provvedimento di fermo nei confronti dei tre presunti responsabili. In manette sono finiti i pregiudicati Giuseppe Ladisa, di 40 anni, Nicola Ficarelli, 28 anni, e Alessio De Marco, di 20 anni, i primi due affiliati al clan Strisciuglio di Bari. All’origine dell’omicidio, secondo gli investigatori, ci sarebbe stata dunque una lite fra Blasi e la ex convivente, in rapporti con la famiglia di Ladisa, in favore della quale – durante il litigio – si sarebbero schierati lo stesso Ladisa, vicino di casa della donna, e gli altri due. Il litigio risalirebbe a mezzogiorno del 17 settembre. Interrogato in Questura, Ficarelli ha confessato il delitto.