Usura: impiegata Comune Ancona ricattata, blitz Cc Municipio

(ANSA) – ANCONA, 5 OTT – Per un prestito iniziale di 400 euro, marito e moglie avevano ottenuto da un’impiegata del Comune di Ancona, divorziata, madre di quattro figli e in forti difficoltà economiche, 5 mila euro in due anni, con un tasso di interesse del 150% mensile. L’incubo della donna è stato dissolto dai carabinieri, che nelle ultime ore hanno arrestato per concorso in usura ed estorsione Fiorindo Di Rocco, 31 anni, già ai domiciliari per un episodio analogo, e ora in carcere, e la moglie, Iasmina Achim, 28 anni, agli arresti domiciliari. La donna è stata colta in flagrante nella sede del Municipio, mentre nell’ufficio della vittima incassava l’ennesima rata da 500 euro per la restituzione del debito. Nel 2014, ha spiegato il comandante provinciale dei Cc di Ancona Stefano Caporossi, l’impiegata, disperata, si rivolse agli usurai: era già indebitata con una banca e aveva un quinto dello stipendio pignorato. Da quel momento, gli ‘strozzini’ l’avrebbero tartassata con continue richieste di denaro.