Uranio: cambio passo con riconversione poligoni sardi

(ANSA) – CAGLIARI, 7 OTT – Bonifica e riconversione – in accordo con i sindaci e la Regione – ma non chiusura dei poligoni, almeno non in questo momento. Questo l’orientamento della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito alla fine della quattro giorni di audizioni e sopralluoghi nelle aree militari della Sardegna. Un dato su tutti: si abbatte il muro della Difesa che fino a ora era sembrato indistruttibile. “Il mondo militare ha capito che non stiamo scherzando e che pretendiamo tutte le risposte che sono dovute al Parlamento”, ha spiegato il presidente della Commissione, Giampiero Scanu (Pd), nel corso di una lunga conferenza stampa in Prefettura a Cagliari. “La Difesa ha le idee chiare sul fatto che non esiste niente di intoccabile – ha chiarito il parlamentare sardo – che la salute non è una variabile indipendente, che chi si batte per affrontare principi sacrosanti non è un disturbatore”. Niente sarà più come prima, ha annunciato Scanu, “d’ora innanzi prevarrà un atteggiamento che tenderà all’affermazione di questi diritti”. Se non di chiusura, “si può invece parlare di mettere in discussione l’utilità degli stessi poligoni, soprattutto in considerazione delle dimensioni”, ha chiarito il presidente. (ANSA).