Presidente Maduro: “Il bilancio preventivo 2017 sarà approvata dal Congresso del Popolo”

Il capo dello Stato ha annunciato che il decreto-legge che assicurerà i diritti dei cittadini sarà approvato nel corso di una “Assemblea popolare del Congresso della Patria”
Il capo dello Stato ha annunciato che il decreto-legge che assicurerà i diritti dei cittadini sarà approvato nel corso di una “Assemblea popolare del Congresso della Patria”
Il capo dello Stato ha annunciato che il decreto-legge che assicurerà i diritti dei cittadini sarà approvato nel corso di una “Assemblea popolare del Congresso della Patria”

CARACAS – Nessun passaggio parlamentare. Lo strappo, domani, avverrà con il beneplacito della Corte che lo ha autorizzato. E così, il presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, potrà approvare il “bilancio preventivo” dello Stato per il 2017 senza l’analisi accurata dell’Assemblea Nazionale.

Il capo dello Stato ha annunciato che, nel corso di una “Assemblea popolare del Congresso della Patria”, domani approverà il decreto-legge che, a suo avviso, “garantirà i diritti dei cittadini”. Poi, sarà consegnato ai magistrati della Corte per un’eventuale analisi.

– Ho consultato il Tribunale Supremo di Giustizia – ha detto il presidente Maduro -. Ho chiesto cosa fare, perché il bilancio preventivo deve essere approvato. La Costituzione mi obbliga a presentare il bilancio e ad approvarlo il 15 ottobre. La Corte – ha proseguito – ha emesso la sua sentenza ed io sono obbligato a eseguirla.

La Corte, quindi, ancora una volta spoglierebbe il Parlamento della sua funzione e romperebbe nuovamente l’equilibrio dei poteri intelligentemente ottenuto dai padri Costituenti.

– Ora saranno dei giureconsulti ad approvare la materia economica – ha commentato José Guerra, presidente della “Subcomisión de Presupuesto de la Comisión de Finanzas” dell’Assemblea Nazionale -. Ma la Costituzione, sull’argomento, è molto chiara: afferma tassativamente che l’Assemblea Nazionale è l’unica a poter approvare il bilancio preventivo.

Il deputato, poi, ha affermato che il “Fondo de Inversiòn” avrebbe realizzato un “dossier” nel quale s’indica che il governo potrebbe avere grossi problemi per realizzare operazioni di credito pubblico se il bilancio non sarà approvato dal Parlamento.

– Il bilancio – ha quindi spiegato il deputato e professore universitario – consta di tre capitoli: le entrate, le spese e il finanziamento. Quest’ultimo si ottiene accedendo a fonti interne ed esterne di credito. E’ quindi poco probabile, in assenza dell’approvazione del Parlamento, che si possa realizzare le operazioni necessarie per finanziare la spesa.

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