Cibo, agricoltura e clima, i numeri della Fao

Cibo, agricoltura e clima, i numeri della Fao
Cibo, agricoltura e clima, i numeri della Fao
Cibo, agricoltura e clima, i numeri della Fao

ROMA. – Nel 2050 la produzione agricola globale dovrà aumentare del 60% rispetto ai livelli attuali, per sfamare una popolazione mondiale che cresce senza sosta. Ma intanto oggi un terzo del cibo prodotto viene perso prima che arrivi sulle tavole. La Fao, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’agricoltura e l’alimentazione, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione del 16 ottobre ha diffuso una serie di dati sul settore agricolo nel mondo, sul suo funzionamento (o malfunzionamento) e sul suo impatto sull’ecosistema.

SPRECO ALIMENTARE. I dati sullo spreco alimentare sono impressionanti. Il cibo buttato, un terzo del totale prodotto, vale 2.600 miliardi di dollari all’anno. Questo spreco genera ben l’8% delle emissioni totali di gas serra. E’ quasi quanto genera il settore dei trasporti su strada. “Se lo spreco alimentare fosse un paese – scrive la Fao in un documento – sarebbe il terzo più grande emettitore al mondo”.

SFRUTTAMENTO RISORSE. Per sfamare una popolazione mondiale che continua a crescere, nel 2050 la produzione agricola dovrebbe aumentare del 60%. Ma il cambiamento climatico, con la desertificazione e gli uragani devastanti, è un grave ostacolo. “Già si riscontra un declino della produttività della coltura – scrive la Fao – ma per il 2050 un calo dal 10% al 25% potrebbe diventare un fenomeno diffuso”. Per la stessa data, “la pesca delle principali specie si ridurrà fino del 40% nelle zone tropicali, dove i mezzi di sussistenza dipendono fortemente dal settore ittico”.

EFFETTO SERRA. L’agricoltura contribuisce per il 20-25% alle emissioni di gas serra (anidride carbonica e metano). Ma due terzi dei gas climalteranti agricoli vengono dalla zootecnia. La deforestazione provocata da una agricoltura intensiva e non sostenibile incide per un 10-11% sulle emissioni.

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