Appello di industriali italiani e tedeschi a Renzi e Merkel

Appello industriali italiani e tedeschi a Renzi-Merkel
Appello industriali italiani e tedeschi a Renzi-Merkel
Appello industriali italiani e tedeschi a Renzi-Merkel

BOLZANO. – Gli industriali italiani e tedeschi assieme in prima linea per il rilancio dell’economia europea. Le ‘confindustrie’ di Italia e Germania invieranno al premier Matteo Renzi e alla cancelliera Angela Merkel 12 raccomandazioni, “un Patto per la Competitività, per costruire una nuova ‘primavera europea’” a partire dai temi economici.

L’iniziativa era nata, a fine agosto, a Maranello durante il vertici dei due capi di governo. “Dal bilaterale di governo a Maranello siamo arrivati al bilaterale delle due Confindustrie a Bolzano, che non è solo simbolo di terra di confine, ma anche luogo di sintesi”, ha detto il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia a termine del Business Forum italo-tedesco che si è svolto per la sesta volta nel capoluogo altoatesino.

“Il primo e il secondo paese industriale d’Europa lanciano questo messaggio, nell’interesse di tutti e non contro qualcuno”, ha detto Boccia illustrando il documento. I temi spaziano da un quadro strategico europeo per la modernizzazione dell’industria all’Industria 4.0 e gli schemi di promozione degli investimenti; dalle politiche per l’innovazione a livello nazionale ed europeo alla cooperazione interregionale.

Tra le 12 raccomandazioni spiccano anche il brevetto unico europeo, gli investimenti nelle infrastrutture a banda larga e servizi di mobilità, come la guida automatica e la e-mobility. Confindustria e Bdi invitano i rispettivi governi anche ad insistere sulle tecnologie abilitanti fondamentali, i nuovi modelli industriali di business e le esigenze di finanziamento delle imprese europee.

I 12 punti saranno saranno inviati nei prossimi giorni a Roma e Berlino, per poi essere approfonditi, “per non fermarsi ai titoli”, tra le due ‘confindustrie’, ma anche con la Business Europe, come ha annunciato Boccia ribadendo che “serve un’Europa che guardi i mercati del mondo.

La sfida non è tra Stati europei ma tra Europa e il resto del mondo”. “Serve – ha aggiunto – un’industria forte europea per essere competitivi, una sfida da cogliere assieme”. Secondo il presidente degli industriali tedeschi Ulrich Grillo, la conseguenza della Brexit deve essere “che i rimanenti 27 stati membri della Ue si stringano ulteriormente. Serve un vero mercato interno, con una forte unione monetaria ed economica”.

“Servono, inoltre, solidarietà vissuta, crescita, innovazione, investimenti e posti di lavoro. Non basta avere un tasso di cambio più basso”, ha sottolineato.

(di Stefan Wallisch/ANSA)