Non parla lo spagnolo, licenziato profugo ‘sgambettato’

(ANSA) – ROMA, 16 OTT – Dopo gli orrori della guerra in Siria e quelli del viaggio disperato fino all’Ungheria, aveva iniziato una nuova vita in Spagna. Ma adesso per Osama Abdul Mohsen potrebbe cominciare un nuovo incubo. Il profugo siriano divenuto suo malgrado conosciuto in tutto il mondo per essere stato sgambettato con in braccio il figlio Zaid di 7 anni dalla giornalista ungherese Petra Laszlo alla frontiera con la Serbia, è stato licenziato dalla scuola spagnola allenatori dove ha lavorato nell’ultimo anno. Il motivo? Non ha ancora imparato lo spagnolo e quindi non può svolgere il suo lavoro. E’ stato lui stesso a raccontare del licenziamento in un’intervista alla tv Telemadrid. Le immagini della scena di violenza subita da Osama a settembre dell’anno scorso avevano fatto il giro del mondo suscitando una ondata di sdegno e di solidarietà. La giornalista era stata licenziata in tronco. Per Osama invece era cominciata una nuova vita tanto che lui stesso aveva definito “una fortuna essere stato preso a calci”.