Brasile: scandalo Petrobras, in manette accusatore Rousseff

(ANSA) – RIO DE JANEIRO, 19 OTT – Sono scattate le manette per l’ex presidente della Camera dei deputati brasiliana Eduardo Cunha, grande accusatore e arcirivale della deposta presidente della Repubblica, Dilma Rousseff, della quale a suo tempo aveva autorizzato il procedimento di impeachment. L’ex deputato è stato arrestato per corruzione nell’inchiesta Lava-Jato sui fondi neri Petrobras, nell’ambito della quale era già stato rinviato a giudizio la scorsa settimana. Cunha, fino a pochi mesi fa considerato uno dei politici più spregiudicati e potenti del Paese sudamericano, è sospettato di aver nascosto mazzette milionarie su conti bancari esteri. Per la polizia federale, Cunha avrebbe inoltre usato le tangenti anche per pagare il matrimonio di una delle figlie, in un lussuoso Copacabana Palace di Rio de Janeiro. L’accusa di corruzione è anche costata a Cunha la destituzione dal mandato parlamentare, il mese scorso, dopo un lunghissimo processo presso il Consigli etico della Camera.