Exomars: trovato Schiaparelli, precipitato a 300 km/h

Exomars: trovato Schiaparelli, precipitato a 300 km/h
Exomars: trovato Schiaparelli, precipitato a 300 km/h
Exomars: trovato Schiaparelli, precipitato a 300 km/h

ROMA.- Due macchie sulla superficie di Marte, quasi al centro dell’area a forma di ellisse nella quale avrebbe dovuto posarsi il lander della missione ExoMars, Schiaparelli: contro ogni aspettativa la sonda Mro (Mars Reconnaissance Orbiter) della Nasa, che avrebbe dovuto ‘risvegliare’ Schiaparelli è riuscito a trovare quello che resta del veicolo e a fotografarlo.

Una delle due macchie appare più luminosa e può essere associata al paracadute dal diametro di 12 metri, utilizzato da Schiaparelli prima della fase finale della discesa. L’altra macchia, delle dimensioni di circa 15 metri per 40, è più scura e confusa e si trova circa un chilometro a Nord rispetto al paracadute: è interpretata come il punto in cui è avvenuto l’impatto del lander, avvenuto da un’altezza stimata fra due e quattro chilometri.

Trovare il lander stato possibile perchè Mro era programmata per sorvolare la zona prevista per l’atterraggio ed è esattamente lì che, quando il suo computer ha deciso di spegnere i retrorazzi prima del tempo, Schiaparelli è precipitato da un’altezza compresa fra due e quattro chilometri e alla velocità di 300 chilometri orari. L’impatto, rileva l’Agenzia Spaziale Europea (Esa), potrebbe essere stato così violento da far esplodere il lander, il cui serbatoio era pieno di carburante. Tuttavia il fatto che Schiaparelli fosse sulla traiettoria giusta per atterrare dove previsto è un dato molto incoraggiante.

“L’ingresso di Schiaparelli nell’atmosfera marziana è stato perfetto e il paracadute ha funzionato a dovere”, ha osservato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston. “Come sempre – ha aggiunto – le cose nello spazio riservano delle incognite. In questo caso ha sbagliato il computer, ma non c’è stato qualcosa di sbagliato dal punto di vista tecnico”.

La tecnica messa a punto per questa prima fase della missione ExoMars, ha rilevato, “è quella che ci permette di affrontare la seconda fase della missione, nel 2020”. Della stessa opinione è il responsabile delle operazioni di volo delle missioni dell’Esa, Paolo Ferri: “sembrava davvero improbabile che Mro riuscisse a fotografare il punto dell’impatto e il fatto che abbia avuto successo conferma che la discesa nell’atmosfera stava avvenendo correttamente”.

Nei cinque minuti della discesa nei quali ha funzionato regolarmente, Schiaparelli ha registrato e trasmesso 229 Kilobyte di dati: “il 95% di quelli attesi”, ha detto il presidente dell’Asi, e fanno parte dei complessivi 600 Megabyte rilevati e trasmessi a Terra dalla sonda della missione ExoMars, Tgo (Trace Gas Orbiter).

(di Enrica Battifoglia/ANSA)

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