A New York fiera di Maastricht con pezzi da museo

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NEW YORK. – Giovanni da Verrazzano torna a New York: una mappa del suo primo viaggio lungo la costa nordamericana è la star di Tefaf New York 2016, la grande fiera dell’arte gemella di Maastricht che per la prima volta sbarca nella Grande Mela con l’intenzione di insediarcisi con cadenza semestrale. 10 milioni di dollari per un “portolano” di due metri per uno, dipinto in oro liquido, lapislazzuli e acquarelli su sei pelli di pergamena. La mappa fu creata nel 1531 a Genova dal cartografo Vesconte Maggiolo che potrebbe aver accompagnato l’esploratore fiorentino nel suo viaggio al servizio dei re di Francia.

Cammelli, leoni, elefanti, draghi e unicorni, ma anche i cannibali che fecero a pezzi e divorarono il fiorentino nel suo secondo, sfortunato viaggio nel Nuovo Mondo, sono usati per descrivere i vari continenti allora conosciuti. E per la prima volta è raffigurata su una mappa la foce dell’Hudson, quel porto naturale attorno al quale è sorta la città di New York.

Con quasi cento dealer da 13 paesi tra cui tanti italiani The European Fine Art Foundation include con pezzi da museo dagli egiziani al giorni nostri. Tra i tanti “greatest hits” il sarcofago di una principessa dalla necropoli di Tebe del nono-ottavo secolo avanti Cristo offerto dalla Safani Gallery newyorchese. Phoenix Ancient Art di Ginevra/New York ha ricreato un mini Pantheon al centro del quale un’Afrodite senza braccia ricorda la Venere di Milo. Tanti grandi quadri, da un San Gerolamo di Mattia Preti a un Claude Monet in Normandia, e poi mobilia, gioielli, arte asiatica e africana.

Ma è la mappa di Maggiolo, con la sua storia di curiosità e coraggio, di guerre e di pace di cinque secoli fa, che lascia i visitatori a bocca aperta: è in ottimo stato di conservazione e ce sono solo 21 precedenti, nessuno dei quali in mani private. Di portolani di Maggiolo se ne contava uno di quattro anni più antico alla Biblioteca Ambrosiana di Milano ma è stato distrutto dalle bombe nella seconda guerra mondiale.

Le motivazioni dietro la mappa sono chiaramente politiche: bandiere e linee di demarcazioni segnano le rispettive zone di influenza di Portogallo, Spagna e Francia. I sovrani delle potenze di allora sono raffigurati sopra i loro regni e molte importanti città-stato sono raffigurate a volo d’uccello. Meno chiaro il rapporto del cartografo con il suo mecenate: “Ci piace pensare che sia stato Andrea Doria”, dicono i rappresentanti di Daniel Crouch Rare Books di Londra che hanno acquistato il portolano da una collezione privata britannica.

(di Alessandra Baldini/ANSA)