Addio a Carlos Alberto, il Brasile piange il Capitano

addio Carlos Alberto, Brasile piange Capitano
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ROMA. – Per tutti in Brasile era ‘O Capitao’, o anche ‘Capita’, il Capitano. Il motivo è facile da capire: nel 1970 fu lui, Carlos Alberto Torres, il primo ad alzare, all’Azteca di Città del Messico, la Coppa Rimet che la Selecao aveva definitivamente conquistato, battendo in finale l’Italia per 4-1. La quarta rete dei verdeoro, l’ultima in assoluto in una Rimet, l’aveva segnata proprio lui, terzino di ‘sganciamento’ sbucato dalle retrovie appena in tempo per battere a rete su perfetto assist di Pelè, Perla Nera che di quel Mondiale fu assoluto protagonista. Con O Rei il Capitano giocava assieme anche nel Santos, assieme a Edu, Clodoaldo e nel 1973 anche l’ex interista Jair.

Poi il Re e il Capitano decisero di fare da pionieri negli Usa accettando le ricche proposte dei New York Cosmos. In seguito (1981) giocò anche nei California Surf, vestendo una casacca con l’inedito 5. In tutto Carlos Alberto, morto d’infarto a 72 anni dopo che appena due giorni fa, domenica scorsa, aveva come al solito commentato egregiamente il ‘Brasilerao’ davanti alla telecamere di SporTv, aveva giocato in nazionale 69 partite con 54 vittorie, 6 pareggi e 9 sconfitte. Nove anche le reti segnate, indimenticabile quella contro l’Italia.

Dieci, dal 1965 al 1975, gli anni trascorsi nel Santos, a parte tre mesi di prestito al Botafogo. Il Fluminense è l’altra squadra di Rio in cui ha successivamente giocato. Per dire quanto fosse considerato questo giocatore che adesso in patria già definiscono leggenda, scrivendo che è stato il miglior terzino destro della storia della Selecao, “superiore anche a Djalma Santos e Cafu”, basti ricordare che la Cbf, la federcalcio brasiliana, ha proclamato tre giorni di lutto ufficiale.

Ogni attività si bloccherà in memoria del grande ‘Capitao’ che adesso si trova nel paradiso dei campioni. E che fu il primo al quale venne l’idea di baciare la Coppa appena conquistata. Amava ricordarlo: “quando mi diedero in mano la Rimet sentii irresistibile il desiderio di baciarla – ha raccontato tante volte Carlos Alberto -, così lo feci, e poi la passai ai compagni. Adesso è un gesto che fanno tutti”.

Mentre anche i NY Cosmos lo ricordano con una nota sul loro sito, è lutto anche in Azerbaigian, paese nel quale il capitano del ‘tricampionato’ verdeoro è stato ct della nazionale.

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