Referendum: Premier studia la strategia del rush finale, M5S nel mirino

Premier studia strategia rush finale, M5S in mirino ------------------------------------------------------------------------------------------
Premier studia strategia rush finale, M5S in mirino  ------------------------------------------------------------------------------------------
Premier studia strategia rush finale, M5S in mirino
——————————————————————————————

ROMA. – Ieri la sfida a Beppe Grillo in un confronto tv. Oggi i riferimenti, ripetuti, al ‘caso’ dei frigoriferi avanzato da Virginia Raggi e alla vicenda del ddl sul taglio dei costi della politica: Matteo Renzi, in vista del rush finale sul referendum, accentua il segno ‘anti-grillino’ della sua campagna puntando a colpire ‘al cuore’ il Movimento già sabato prossimo, con una piazza del Popolo che il Pd, nel segno del Sì, mira a riempire.

Mentre il tour del capo del governo, in serata, subisce una momentanea interruzione a causa del forte terremoto che si registra in Centro Italia. Un’emergenza dagli effetti ancora da accertare ma che induce Renzi a rimandare la sua presenza a Matrix e a valutare se continuare già domani il suo tour elettorale.

Il capo del governo avrebbe dovuto registrare la puntata del programma di Canale 5 in prima serata, di ritorno da Avellino. Ma Renzi, appresa la notizia del terremoto, si mette in contatto con il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, con il sottosegretario Claudio De Vincenti e con il ministro dell’Interno Angelino Alfano e fa rientro a Palazzo Chigi.

Lo stop alla campagna è solo temporaneo, tra gli impegni non ancora annullati c’è quello in Nord-Est, tra domani sera e venerdì, con tappe a Vicenza e Padova. Oggi, invece, è nel Sud – che i sondaggi danno in buona parte per il No – che il premier prova a dare slancio alla sua campagna, siglando una tregua con il ‘nemico’ Luigi De Magistris e legando idealmente le misure messe in campo dal governo per il Mezzogiorno al Sì.

Perché se da un lato è vero che – come scandisce anche oggi Renzi – il referendum non sarà sul governo ma sul dire Sì o No alla riforma, dall’altro il premier ribadisce l’equazione tra il fronte del No e una visione del Paese tutta al passato.

“Rottamiamo la cultura del piagnisteo”, sottolinea in un gremito Teatro Gesualdo, ad Avellino, non risparmiando battute nei confronti di Silvio Berlusconi o Massimo D’Alema (“ci vuole rispetto per gli amori del passato”) e, soprattutto, nei confronti dei Cinque Stelle.

“La filosofia del ‘gomblottismo’ di Aldo Biscardi ci ha rovinato”, sottolinea Renzi che cita il ‘caso’ dei frigoriferi e le parole dell’irpino Carlo Sibilia sullo sbarco sulla Luna. “Gli americani ci sono andati sulla Luna. Guardate la realtà, chi è bravo la cambia chi non la cambia crede nei complotti” è la stoccata del premier, che torna a sottolineare come i parlamentari pantastellati guadagnino “il doppio” di lui.

Insomma il ‘casus belli’ del ddl sui costi della politica sembra aver arroventato il clima pre-referendario tra Renzi e il M5S. Con il primo che, consapevole che la partita si deciderà “nell’ultima settimana” e che potrebbe finire anche con un distacco notevole favore del Sì o del No, punta ora sulla piazza di sabato. Piazza dove il Pd rischia tuttavia di manifestare tutte le sue divisioni. E, non a caso, oggi è Lorenzo Guerini a sottolineare: “quella di sabato è una manifestazione di tutto il Pd”.

(di Michele Esposito/ANSA)

Lascia un commento