Terremoto: il suolo sprofondato fino a 70 centimetri

Terremoto: suolo sprofondato fino a 70 centimetri
Terremoto: suolo sprofondato fino a 70 centimetri
Terremoto: suolo sprofondato fino a 70 centimetri

ROMA. – Il suolo è sprofondato fino a 70 centimetri, dopo la terribile scossa di magnitudo 6,5 che alle 7.40 di domenica 30 ottobre ha colpito la zona di Norcia. A misurare l’impronta del sisma, il più forte dal 1980, è stato l’occhio del satellite Sentinel 1 dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) i cui dati preliminari sono stati elaborati dagli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dell’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’Ambiente (Irea) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

”L’entità della deformazione non ci sorprende perché è legata all’intensità del terremoto che l’ha generata” all’ANSA Simone Atzori dell’Ingv. E’ un abbassamento distribuito, ”che va da 0 centimetri fino ai 70 centimetri nella zona di Castelluccio, una frazione di Norcia”.

Nelle prossime ore, ha aggiunto, quando avremo elaborato più informazioni, e quando arriveranno anche le immagini dei satelliti Cosmo SkyMed, dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), e del satellite giapponese Alos 2, si potrà sapere qualcosa in più anche sulla faglia che si è rotta il 30 ottobre e ”se è un prolungamento di quella che ha generato i terremoti del 24 agosto nel reatino e del 26 ottobre tra Perugia e Macerata”.

Gli esperti infatti sono al lavoro anche per comprendere se dal 24 agosto a oggi si sono attivati vari segmenti della stessa faglia o segmenti di faglie molto vicine. Nel primo caso è ”come un gessetto che si rompe in tanti pezzi,”, ha spiegato il sismologo Salvatore Mazza, dell’Ingv. Nel secondo caso, invece sono faglie molto vicine che vengono ‘contagiate’. E’ una sorta di effetto domino, ha detto l’esperto, ”dovuto allo sforzo che si redistribuisce sulle altre faglie e che può indurre movimenti successivi”.

Quando le faglie ‘contagiate’ riescono ad assorbire lo sforzo non si rompono, quando invece sono già cariche di energia, e non riescono a farlo, si rompono. Per gli esperti dunque i tre terremoti sarebbero collegati fra loro e potrebbero far parte di un’unica sequenza iniziata il 24 agosto, che finora ha fatto registrare ”oltre alle 20 mila scosse” ha rilevato Mazza, di cui quasi 800 da ieri.

Intanto mentre si contano i danni della sequenza sismica, è possibile anche cominciare a stimare, proprio in base a questi, che a Norcia ”il terremoto abbia avuto un grado tra 8 e 9 della scala Mercalli”, mentre per il terremoto dell’agosto scorso, che ha distrutto Amatrice e Accumuli, il grado Mercalli ”può essere stato compreso fra 9 e 11”, ha detto Domenico Angelone del Consiglio nazionale dei Geologi.

La scala Mercalli infatti prende in esame gli effetti sull’ambiente, sulle cose e sull’uomo, mentre la scala Richter, esprime in magnitudo l’energia sprigionata da un terremoto.

(di Monica Nardone/ANSA)

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