NEW YORK. – Donald Trump accorcia su Hillary Clinton. E l’indice della paura di Wall Street, il Vix, schizza ai massimi dal dopo Brexit. Vola l’oro, il bene rifugio per eccellenza, mentre il peso messicano affonda. Quedt’ultima valuta è considerata il “barometro di Trump” e del suo muro con il Messico: si apprezza quando il tycoon è in calo, e crolla quando recupera nei confronti di Hillary.
I listini americani chiudono in calo, con il Dow Jones e lo S&P 500 che archiviano la loro sesta seduta consecutiva negativa. Il Dow Jones perde lo 0,58% a 18.037,92 punti, il Nasdaq cede lo 0,69% a 5.153,58 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,68% a 2.111,75 punti. A pesare è anche l’incertezza per le prossime mosse della Fed, che comunicherà nelle prossime ore le proprie decisioni di politica monetaria.
”Con l’esperienza della Brexit così vicina, i trader sembrano non voler essere colti alla sprovvista e hanno iniziato a reagire per rivedere la composizione del proprio portafoglio” in vista dell’esito elettorale, afferma Colin Cieszynski, di Cmc markets, con il Financial Times.
Nel caso della Brexit gli investitori avevano mostrato fiducia in una vittoria del ‘Remain’, e sono poi stati colti alla sprovvista con la vittoria del ‘Leave’, che ha affondato la sterlina rispetto alle principali valute. Le nuove indagini dell’Fbi hanno di fatto affievolito le chance di vittoria di Clinton, considerata dal mercato la ‘più prevedibile’, e rafforzato Trump.
”I mercati devono ricalibrarsi per un risultato che si prospetta più incerto, quasi affidato a un lancio della monetina, a dispetto di un risultato che davano ormai per certo” mette in evidenza Nicholas Colas, di Convergex. ”Questo accadrà giorno per giorno fino a martedì prossimo”.
