Fenomeno dei giovani che non si arrendono alla crisi

Fenomeno giovani 'Eet', 175mila antiNeet contro crisi
Fenomeno giovani 'Eet', 175mila antiNeet contro crisi
Fenomeno giovani ‘Eet’, 175mila antiNeet contro crisi

ROMA. – Sono un piccolo esercito quei 175 mila ragazzi e ragazze fra i 15 e i 29 anni che non si arrendono e, dopo aver studiato, battono la crisi aprendo una loro impresa. Questi anti-Neet si chiamano ‘Eet’ (Employed-Educated and Trained) e grazie all’autoimprenditorialità aprono attività in diversi settori d’impresa, da quelli più tecnologici ai più tradizionali.

Attualmente, i giovani di questa età che lavorano sono oltre due milioni e mezzo (2.630.000, l’11,7% degli occupati complessivi) e valgono 46,5 miliardi di euro, il 2,8% del Pil.

Ad accendere i riflettori su di loro è uno studio elaborato da Censis e Confcooperative secondo il quale gli ‘Eet’ sono localizzati per circa il 40% al Nord, il 20% al Centro e un altro 40% al Sud. “E proprio quest’ultimo dato è un segnale di speranza”, ha commentato Maurizio Gardini, il presidente di Confcooperative.

Questi giovani imprenditori under 30 non aprono le loro attività solo in settori altamente tecnologici (che comunque sono quelli trainanti), ma anche nei più tradizionali come quelli del turismo, della ristorazione e dell’ambiente “e questo è un bene visto che l’Italia deve essere sempre più protagonista sulle sue eccellenze”, ha aggiunto Gardini.

Considerando solo i settori in cui si manifesta una dinamica positiva, lo studio Censis-Confcooperative fa notare che tra il 2009 e il 2016 i titolari d’impresa giovani aumentano del 32%, passando da 27.335 a 36.079. Analizzando i diversi settori, questa dinamica positiva vede crescere del 53,4% il numero dei giovani titolari d’impresa nei servizi dell’informazione e informatici, del 51,5% nei servizi per edifici e paesaggio e del 25,3% nei servizi di ristorazione.

Gli ‘Eet’ si concentrano molto anche sul turismo, dando vita ad attività legate alla gestione di alloggi per vacanze e ad altre strutture per soggiorni brevi in cui l’incremento della presenza di giovani imprenditori è del 55,6%.

Raddoppiano, inoltre, i ragazzi e le ragazze che aprono imprese nelle attività di supporto per le funzioni d’ufficio e i servizi alle imprese (+113,3%). Questi nuovi giovani imprenditori sono in prevalenza uomini, “ma rispetto al passato – ha commentato Gardini – le donne sono aumentate e anche questo è un buon risultato”.

(di Maria Chiara Furlò/ANSA)

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