Vescovo-architetto: salviamo chiese e pievi devastate

(ANSA) – FABRIANO (ANCONA), 4 NOV – Mettere in sicurezza chiese rinascimentali, campanili, pievi dell’anno Mille ”è spesso molto difficile, può richiedere progettazioni architettoniche complesse: non so se San Benedetto a Norcia si sarebbe potuta salvare in qualche modo, o se si poteva scongiurare il crollo del santuario di Santa Maria in Pantano a Montegallo. Qualche puntellamento in più dopo agosto sarebbe stato utile, ma intervenire con un terremoto in corso presenta anche dei pericoli”. Mons. Stefano Russo, è un vescovo con laurea in architettura: dal 2005 al 2015 è stato responsabile dell’Ufficio nazionale dei Beni culturali ecclesiastici della Conferenza episcopale; il 18 marzo scorso è diventato vescovo di Fabriano e Matelica. Come pastore e ‘tecnico’ parla delle ferite inferte dal sisma a un territorio che conosce molto bene. ”Sappiamo che i danni sono enormi, ma non abbiamo ancora un quadro esaustivo, e non lo avremo in tempi rapidi. Tutti i rilievi condotti dopo il terremoto del 24 agosto vanno rifatti”.