Da Giuliani a Dimon, Trump lavora alla squadra di governo

Rudy Giuliani.
Rudy Giuliani.
Da Giuliani a Dimon, Trump lavora a squadra governo
Da Giuliani a Dimon, Trump lavora a squadra governo

NEW YORK. – Donald Trump lavora alla sua squadra di governo. Il transition team avrebbe già delineato una ‘short-list’ per le posizioni chiave, con i fedelissimi del presidente eletto in pole position e nessuna donna in corsa. Dopo anni lontano dal ‘potere’ di Washington a causa della crisi economica, Wall Street potrebbe tornare protagonista, con l’amministratore delegato di JPMorgan JAMIE DIMON papabile per il Tesoro, incarico per il quale girano anche i nomi dell’ex di Goldman Sachs STEVE MNUCHIN e l’investitore CARL ICAHN.

Anche se i giochi restano aperti, con Trump che avrà l’ultima parola, il nome di RUDY GIULIANI, l’ex sindaco di New York braccio destro di Trump che ha appoggiato fin dall’inizio della campagna, è in corsa per varie posizioni. Con i suoi trascorsi e il pugno duro usato negli anni ’90 nella Grande Mela, Giuliani sembra favorito per il ruolo di segretario alla Sicurezza nazionale o direttore della Cia.

Un’altra ipotesi per Giuliani è quella di ministro della Giustizia, ruolo per cui è in corsa anche CHRIS CHRISTIE. Fedelissimo di Trump dopo aver accantonato le aspirazioni presidenziali, Christie è di recente più defilato dopo i problemi giudiziari sullo scandalo del George Washington Bridge, che ha portato alla condanna di due assistenti del governatore del New Jersey.

Per la sicurezza nazionale un’ipotesi, anche se poco probabile, è quella di SARAH PALIN. L’ex governatore dell’Alaska non ha mai nascosto che sarebbe stata interessata a un posto nell’amministrazione, ma le sue chance per il ministero degli interni sembrano limitate. A Palin potrebbe andare la guida dell’agenzia per le risorse naturali.

Il neurochirurgo pediatrico BEN CARSON, ex rivale alla Casa Bianca di Trump, potrebbe approdare alla Sanità, divenendo così il protagonista di una delle prime battaglie di Trump, l’abolizione dell’Obamacare, che ha promesso nei primi 100 giorni.

A capo dello staff Trump valuta il numero uno del Republican National Committee RIENCE PRIEBUS, ma anche NEWT GINGRICH, l’ex speaker della Camera che ha aspirato alla Casa Bianca nel 2012. Gingrich è in corsa anche per la posizione di segretario di Stato.

Per il dopo John Kerry, Trump valuta anche i senatori dell’Alabama JEFF SESSION o del Tennessee BOB CORKER, ma anche il presidente del Council on Foreign Relation RICHARD HASS. Nella short list per la Difesa ci sarebbero oltre al senatore Session, il parlamentare della California DUNCAN HUNTER e JIM TALENT, dell’American Enterprise Institute.

Alla Casa Bianca come consigliere è quasi certo arrivi KELLYANNE CONWAY, la manager di origini italiane della campagna di Trump, che ha ammesso si aver ricevuto un’offerta per un posto. Per la comunicazione sono in corsa JASON MILLER e HOPE PICKS, che ha fatto da portavoce per la campagna di Trump dopo aver lavorato nelle public relation della società di Ivanka Trump.

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