Lega e M5s puntano sulla piazza. Salvini si propone come leader del centrodestra

Lega e M5s puntano sulla piazza;Opa Salvini su c.destra
Lega e M5s puntano sulla piazza;Opa Salvini su c.destra
Lega e M5s puntano sulla piazza;Opa Salvini su c.destra

ROMA. – A meno di un mese dal voto sul referendum la battaglia del fronte del No si sposta nelle piazze. E se il Movimento Cinque Stelle sceglie una formula itinerante girando l’Italia in treno e facendo comizi ad ogni fermata, il centrodestra si ritroverà sabato a Firenze ad una manifestazione promossa dalla Lega Nord. E un antipasto di quella che sarà la kermesse leghista lo fornisce Matteo Salvini facendo tappa in Toscana. E da Rignano sull’Arno, ‘casa’ di Matteo Renzi, lancia un doppio guanto di sfida: al premier e contemporaneamente agli alleati (Berlusconi in primis) proponendosi come leader di un centrodestra alternativo al Pd.

Il segretario del Carroccio non fa mistero di puntare alla guida della coalizione “se me lo chiedessero sarei pronto domani mattina”, ammette senza giri di parole bocciando senza appello la corsa di Stefano Parisi: “Abbiamo aspettato tanto tempo, troppo tempo, qualcuno il leader pensa di costruirlo in laboratorio,abbiamo visto l’ultimo esperimento, quello di Parisi, che è già finito”.

Ed è proprio da Firenze che il leader della Lega inizierà a delineare il perimetro del ‘suo’ centrodestra. A pesare non saranno tanto le presenze già annunciate come quella di Giorgia Meloni, leader di Fratelli D’Italia, o degli altri pezzi del ‘vecchio’ Pdl, ma sotto osservazione sarà la presenza dei big di Forza Italia.

Chi da tempo ha fatto sapere che sabato sarà in piazza è il governatore della Liguria Giovanni Toti. Il presidente ligure ha chiarito che la sua presenza è legata al fatto che nel capoluogo toscano “ci saranno tutti gli amministratori che voteranno no al referendum”, ma è evidente che l’adesione del consigliere politico di Berlusconi sancisce ancora una volta il legame di Toti e di una parte di Forza Italia con il Carroccio.

Assente invece Silvio Berlusconi. Al di là delle raccomandazioni mediche che costringono il leader di FI a non prendere parte a manifestazioni in piazza, i toni di chi sarà in piazza a Firenze non corrispondo al cosiddetto “no costruttivo” che il Cavaliere predica da tempo. Una distanza, quella tra il Cavaliere ed il ‘duo’ Salvini-Meloni, che rischia di diventare incolmabile.

E non è un caso che il leader della Lega lancia un avviso proprio ad Arcore: “Chi c’è in piazza a Firenze sabato inizia un percorso. Chi non c’è tentenna o ha dubbi, tanti saluti e arrivederci”. Pronto a girare quante più piazze possibili è invece il Movimento Cinque Stelle. Un viaggio in treno porterà i grillini in giro per l’Italia a spiegare perchè il 4 dicembre bisognerà votare no.

Il via da Aosta per poi proseguire in Piemonte e poi nel week end in Lombardia. Ad alternasi sul palco sono i componenti del direttorio insieme al resto dei parlamentari. Il ‘battesimo’ spetta ad Alessandro Di Battista che dal palco prima fa una premessa spiegando come il Movimento “sia sempre stato contro il rinvio del referendum” e poi va all’attacco del premier accusandolo di essere “arrogante”, di aver “personalizzato la campagna referendaria”.

Più duro Roberto Fico che annuncia, in caso di vittoria di vittoria del no, una mobilitazione davanti Palazzo Chigi per chiedere a “Renzi di andare a casa”.

(di Yasmin Inangiray/ANSA)

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