Mattarella firma il decreto sisma, mano tesa ai cittadini

Italian President Sergio Mattarella during the ceremony of the openinng of the conference entitled 'Art City 3.0 the future of art cities in Italy', Mantova, 11 November 2016. ANSA/ PRESS OFFICE/ QURINALE'SPALACE/ PAOLO GIANDOTTI -------------------------------------------------------------------------------------------
Italian President Sergio Mattarella during the ceremony of the openinng of the conference entitled 'Art City 3.0 the future of art cities in Italy', Mantova, 11 November 2016. ANSA/ PRESS OFFICE/ QURINALE'SPALACE/ PAOLO GIANDOTTI -------------------------------------------------------------------------------------------
Italian President Sergio Mattarella during the ceremony of the openinng of the conference entitled ‘Art City 3.0 the future of art cities in Italy’, Mantova, 11 November 2016. ANSA/ PRESS OFFICE/ QURINALE’SPALACE/ PAOLO GIANDOTTI
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ROMA. – Impedire la creazione di “non luoghi”, “tendere la mano ai nostri concittadini che vivono nell’angoscia”, ricordare sempre che “la ricostruzione dei beni culturali e artistici è necessaria, non meno delle case e delle fabbriche, delle scuole e delle piazze, perché sono parte di un’identità personale e collettiva, e sono moltiplicatori di forza sociale”.

Sono le priorità sul dopo terremoto indicate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ne parla a Mantova, dove ha partecipato a un evento nell’ambito di Mantova Capitale italiana della Cultura 2016. Poi, al suo ritorno nella capitale, la firma del decreto legge con i nuovi interventi urgenti per le popolazioni e i territori colpiti dal sisma.

Nelle zone terremotate, a cominciare da quelle epicentro del primo evento sismico del 24 agosto, la preoccupazione, comprensibilmente, resta alta. Il comitato costituitosi ad Accumoli, nel reatino, segnala “criticità evidenti” nella macchina organizzativa e teme che la “buona educazione” della gente possa essere scambiata per “arrendevolezza”: sorveglianza e messa in sicurezza della zona rossa, recupero dei beni, rimozione delle macerie, viabilità, mancanza di personale negli uffici comunali sono alcuni dei problemi messi in evidenza.

Ma sono anche i capitoli a cui il decreto del governo vuole dare risposte. Il testo prevede interventi (e alcune deroghe alle procedure standard) sui contratti per i moduli abitativi provvisori, sulle scuole, le strade, le assunzioni temporanee nei Comuni, i poteri dei sindaci, gli aiuti ad agricoltori e allevatori.

Ci sono anche le disposizioni per consentire agli sfollati di votare al referendum del 4 dicembre. In attesa dei moduli abitativi, ad oggi sono quasi 27.000 le persone assistite dal servizio di Protezione Civile: 16.100 in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc, circa 8.800 in strutture alberghiere sulla costa adriatica e sul lago Trasimeno e più di 1.600 in strutture ricettive distribuite sul territorio.

Nelle tende restano 400 persone. Per prevenire episodi di sciacallaggio sono impegnati circa 500 militari. Per quanto riguarda le infrastrutture viarie e la loro messa in sicurezza, il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, ha annunciato “un importante investimento” di cui si sta definendo la quantificazione, da convogliare sulla A24 e la A25, che interessano Lazio e Abruzzo.

Sul fronte della scuola, agli alunni di Amatrice, Arquata, Accumoli, Acquasanta Terme, Pescara del Tronto saranno assicurati libri scolastici gratis grazie a un accordo tra il Ministero dell’Istruzione e l’Associazione italiana editori.

E da lunedì ad Amatrice, come a Norcia, riapriranno le scuole. Nella cittadina del reatino, in Valnerina e ad Arquata, nelle Marche, è andato oggi il leader della Lega, Matteo Salvini. “Occorrono risposte immediate e chiare”, è stato il suo appello, con la proposta di “esenzione fiscale totale per 3 anni” a favore delle popolazioni colpite. Un’idea che nasce da una richiesta della gente e che Salvini si impegna a girare al governo Renzi.

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