Referendum: a Napoli le ragioni del no in metro e nei vicoli

(ANSA) – NAPOLI, 15 NOV – Furgoncini nei quartieri, lettere porta a porta, ma anche chitarra e canzoni nelle stazioni delle metro. A Napoli è così che, con una campagna popolare, si sta provando a convincere i cittadini a votare ‘no’ al prossimo referendum costituzionale. L’idea è degli attivisti del centro sociale Ex Opg occupato – Je so pazzo che per il prossimo 18 novembre hanno anche organizzato un corteo che attraverserà la città. “Vorremmo che tutti quelli che voteranno no e che sono stanchi di veder peggiorare la propria vita – dice Chiara, una degli attivisti – possano mettersi in gioco attorno ad un progetto che metta al centro i nostri interessi”. E così visto che “noi non abbiamo certo tutti i mezzi che ha Renzi, che ogni giorno sta in tv”, hanno deciso di andare tra la gente. E le ragioni del ‘no’ le hanno anche cantate. Riadattando, ad esempio, “Ma il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano. Come? Così: “Chi lavora a nero, chi suda il salario, chi è disoccupato, ma il problema di Renzi è cambiare il Senato”.