L’Ue teme interferenze russe sulle elezioni

La Ue teme interferenze russe sulle elezioni
La Ue teme interferenze russe sulle elezioni
La Ue teme interferenze russe sulle elezioni

BRUXELLES. – Cresce la preoccupazione in Europa per possibili tentativi russi di influenzare le elezioni negli Stati membri. Dopo gli allerta negli Stati Uniti delle settimane scorse, in cui si metteva in guardia rispetto ad un’azione russa sui social network, a favore di Donald Trump, ad esprimere preoccupazione negli ultimi giorni sono stati Angela Merkel e il capo dei servizi segreti ucraini Anatoly Dublik.

In una conferenza stampa al termine di un recente incontro con la premier norvegese Erna Solberg, la cancelliera tedesca ha ammesso che la propaganda anti-Ue ‘made in Russia’ è già una realtà con cui fare i conti ogni giorno, avvertendo che la questione potrebbe “giocare un ruolo nella campagna elettorale” per le elezioni politiche del prossimo settembre.

Dublik ha invece annunciato che la Russia sta per lanciare un piano di “destabilizzazione” dell’Ucraina in vista del summit Kiev-Ue che dovrebbe dare il via libera all’abolizione dei visti. Fonti europee stimano che sia di circa un miliardo l’anno la spesa di Mosca per le cosiddette ‘troll factory’, vere e proprie organizzazioni di seminatori di propaganda sul web, che con la gestione di molteplici profili sui social network tentano di influenzare l’opinione politica negli Stati membri.

In un primo momento i Paesi target erano i Paesi al confine con la Russia, ma la situazione è andata via via estendendosi. Ormai tutti gli appuntamenti elettorali nell’Unione sono un potenziale obiettivo – avvertono le fonti – nessuno può essere escluso, neppure il referendum del 4 dicembre, in Italia.

Basti pensare ad esempio che da quando è stato attivato, il sito Internet ufficiale del Comitato Basta un Sì (www.bastaunsi.it) è stato oggetto di numerosi attacchi informatici, che si sono intensificati negli ultimi giorni e sono ancora in corso.

L’azione degli hacker ha più obiettivi: rendere inaccessibili i contenuti, intercettare le comunicazioni di posta elettronica del Comitato e ottenere credenziali di accesso riservate.

Per contrastare il fenomeno della propaganda, dal settembre 2015, a Bruxelles, è al lavoro una task force europea. Il gruppo ha anche un profilo su Twitter, ‘EUvsDisinfo’, dove si specifica che il ruolo principale è quello di ‘Mythbuster’, ovvero di ‘sfatare la mitologia’ spesso creata dagli stessi media russi.

Il mandato della task force è quello di guardare al flusso di informazioni che arriva dalla Russia, analizzarlo studiandone la ‘narrativa’, condividendo i dati con i governi dei Paesi Ue. Il mandato del gruppo, oltre a quello di contrastare la propaganda, è anche la promozione dell’azione positiva del lavoro dell’Unione, ed il rafforzamento della resilienza dei mezzi di informazione dei Paesi della partnership orientale.

(di Patrizia Antonini/ANSA)