‘Furbetta’ Ufficio personale Comune Genova, licenziata

(ANSA) – GENOVA, 16 NOV – Un’impiegata dell’Ufficio Personale del Comune di Genova è stata licenziata perché chiedeva periodi di aspettativa non retribuiti e quando rientrava al lavoro manometteva il software facendoli risultare retribuiti. Lo rivela l’assessore comunale al Personale Isabella Lanzone. Il comportamento dell’impiegata infedele è andato avanti per circa due anni fino a quando grazie a un controllo incrociato con l’Ufficio Stipendi è stata smascherata dalle sue stesse colleghe. Nonostante la lettera di scuse la dipendente è stata licenziata in tronco dal Comune a pochi mesi dalla pensione. Dovrà restituire 12.000 euro, ne ha già rimborsati 2.000. Non è il primo caso di ‘furbetti’ messi alla porta negli ultimi anni da Palazzo Tursi: “Nei casi più gravi, abbiamo proceduto con i licenziamenti sulla base degli atti istruttori, quindi ancora prima che andassero a processo, – dice Lanzone – Con i tempi così lunghi dei processi, poter agire subito per noi è importante. Gli strumenti ci sono. La Legge Brunetta lo consente”.