Trump vuole il genero nonostante difficoltà legali

E gli affari della first daughter finiscono nel mirino dell'Fbi
L'asso nella manica di trump? il genero jared kushner (nella foto)
L’asso nella manica di trump? il genero jared kushner (nella foto)

WASHINGTON. – Non solo nella transition-team, il presidente eletto Donald Trump pare non rassegnato a ‘mollare’ sul genero Jared Kushner che vorrebbe fortemente a bordo, e vanno facendosi sempre più insistenti le voci secondo cui per il marito della figlia Ivanka Trump vedrebbe bene un posto nella sua amministrazione.

L’ultima conferma in ordine di tempo sono le recenti indiscrezioni raccolte dal New York Times secondo cui Kushner avrebbe già interpellato almeno un avvocato per verificare l’esistenza o meno di impedimenti legali, sulla base delle leggi federali contro il nepotismo, in caso di una sua nomina alla Casa Bianca.

Risulta inoltre -sempre stando al New York Times- che il desiderio di Trump di avere il genero in squadra sia condiviso sia al chief of staff designato Reince Priebus, sia dallo stratega ‘in chief’ Stephen Bannon. Così Kushner ha consultato almeno un esperto legale in materia e sarebbe convinto che rinunciando allo stipendio e mettendo in un ‘blind trust’ i suoi affari (fondo di investimenti, holding immobiliare e proprietà di un giornale), non sarebbe vincolato dalle regole federali sul nepotismo.

Il 35enne che ha avuto un ruolo chiave come consigliere del tycoon durante la campagna elettorale conclusa in vittoria, aveva in un primo momento intenzione di tornare al suo business (settore immobiliare ed editoria) dopo il voto, ma già il giorno dopo la vittoria di Donald Trump subito aveva cominciato a parlare di un ruolo alla Casa bianca, secondo due fonti anonime citate dal New York Times.

Del resto non era passata inosservata quella passeggiata nel vialetto del South Lawn alla Casa Bianca con il chief of staff del presidente Barack Obama quando Kushner aveva accompagnato i suoceri a Washington in visita alla residenza presidenziale.