L’illegalità nel commercio costa 26,5 miliardi l’anno

(ANSA) – ROMA, 22 NOV – Tra perdite di fatturato e costi per ferimenti, assicurazioni e spese per i sistemi di difesa, l’illegalità costa al commercio ogni anno 26,5 miliardi. È quanto stima la Confcommercio in un’indagine presentata nella Giornata ‘Legalitá. Mi piace!’. “Legalità e sicurezza sono la prima conquista di una democrazia compiuta e condizione per un’economia sana e un mercato che funziona. I costi di contraffazione, abusivismo, estorsioni, furti fanno perdere 180mila posti di lavoro”, dice il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, che chiede al governo “controlli e pene certe” e agli imprenditori di denunciare: “si deve, si può e conviene”. L’abusivismo commerciale, inoltre costa 8,1 miliardi, quello nella ristorazione 5,6, la contraffazione 3,5, il taccheggio 3,6. Un imprenditore su dieci ha avuto minacce o intimidazioni con finalità di estorsione, uno su sette dichiara di conoscere altre imprese che sono state oggetto di minacce. Il 61% degli imprenditori minacciati ha ceduto alla richiesta estorsiva.