Campagna contro frodi informatiche, ‘non essere complice’

(ANSA) – ROMA, 22 NOV – Cosa fare per non restare vittime delle frodi informatiche ma anche per non diventare inconsapevolmente ‘money muling’. Questo l’obiettivo della campagna informativa della Polizia di Stato #dontbeaMule, per “non essere complice”. L’aumento delle frodi informatiche ha portato la Polizia italiana, in collaborazione con le polizie europee e numerosi istituti di credito, a impegnarsi in operazioni di contrasto ma anche a lanciare una campagna di sensibilizzazione che spiega come difendersi. I segnali a cui prestare attenzione per non restare vittime di frodi sono e-mail o proposte di ‘soldi facili’ che arrivano da società estere alla ricerca di ‘agenti locali’ disposti a lavorare per loro; opportunità di lavoro senza richiesta di specifiche esperienze o professionalità, in cui il lavoro non viene descritto in modo chiaro mentre viene indicato che sarà utilizzato il conto corrente dell’interessato per transazioni di lavoro; ma soprattutto si mette in guardia da messaggi che contengono errori grammaticali.