Gli italiani di nuovo soddisfatti della loro vita

Dopo 5 anni italiani di nuovo soddisfatti della loro vita ---------------------------------------------------------------------------------------
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Dopo 5 anni italiani di nuovo soddisfatti della loro vita
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ROMA. – Lavoro, famiglia, amici, salute. Gli italiani, dopo cinque anni di crisi, tornano a guardare la propria vita con il sorriso. Per la prima volta dal 2012, l’Istat registra un miglioramento dei giudizi delle famiglie sulle proprie condizioni di vita. Oltre quattro cittadini su dieci danno alla propria esistenza un voto elevato e la media complessiva passa dal 6,8 (su dieci) degli ultimi anni a sette.

I progressi riguardano tutte le fasce di età e tutto il Paese, ma mentre il Centro-Nord ha recuperato i livelli pre-crisi, al Mezzogiorno c’è ancora strada da fare. A migliorare, spiega l’istituto di statistica, è sopratutto la soddisfazione per la propria situazione economica e per il lavoro, mentre rimangono stabili i giudizi sulle relazioni con familiari e amici, così come quelli sulla salute e sul tempo libero.

Permane, inoltre, una certa diffidenza verso il prossimo. Il 78,1% delle persone pensa che “bisogna stare molto attenti” e oltre tre su dieci ritengono che il proprio vicino di casa non restituirebbe un portafoglio smarrito, nel caso lo trovasse. La criminalità del resto, seppure in leggero calo, rimane il principale problema segnalato dalle famiglie nella zona in cui abitano.

Le altre preoccupazioni rispetto al proprio quartiere riguardano lo smog e il traffico, mentre risultano in aumento le segnalazioni di sporcizia nelle strade e di difficoltà con i collegamenti con i mezzi pubblici.

Se gli estranei fanno paura, famiglia e amici appaiono come preziosi alleati. Il 90,1% si dichiara soddisfatto delle proprie relazioni familiari e l’82,8% è felice di quelle amicali. I più entusiasti del rapporto con i parenti sono gli adolescenti di 14-17 anni, che sembrano immuni al classico ‘scontro generazionale’, e i ragazzi tra i 25 e i 34 anni, spesso costretti a contare su nonni e genitori per far fronte alle difficoltà economiche.

In generale i giovanissimi appaiono i più soddisfatti della propria vita, alla quale danno come voto un sette e mezzo. Il giudizio medio assegnato alla propria esistenza tende a calare con il passare degli anni fino a toccare il minimo tra gli over 75 (6,7). Fanno eccezione a questa regola generale, i giovani adulti di 35-44 anni, più soddisfatti di quelli con una decina di anni di meno (forse perché hanno trovato una certa stabilità economica), e i giovani anziani di 65-74 anni, pronti a godersi la pensione.

Gli uomini risultano leggermente più soddisfatti delle donne e il divario tra i generi si allarga guardando ai giudizi sulla salute e sul tempo libero, che le donne tendono a trascurare per far fronte agli impegni familiari. Le casalinghe, in particolare, appaiono come la seconda categoria più insoddisfatta in assoluto, dopo i disoccupati. Al contrario i più felici sono gli studenti, i dirigenti, gli imprenditori e i liberi professionisti.

La situazione economica, naturalmente, ha un peso sul giudizio complessivo attribuito alla propria vita e nel 2016 le persone soddisfatte sotto questo profilo tornano ad essere la maggioranza (il 50,5%, erano il 47,5% nel 2015). Eppure, secondo il Global Wealth Report del Credit Suisse, la ricchezza media netta degli italiani adulti è calata dell’1,1% nell’ultimo anno fino a 202.288 dollari a persona a cambi correnti (circa 190 mila euro). Rispetto al 2000 risulta comunque cresciuta del 3,3%.

(di Chiara Munafò/ANSA)

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