Giovanni Savarese, “il cannibale” conquista il terzo scudetto nella NASL

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CARACAS – Gianni, Giò, Bombardiere del Bronx erano i soprannomi con cui era noto l’italo-venezuelano Giovanni Savarese a New York, grazie al suo fiuto del gol quando ancora scendeva in campo con la maglietta del Cosmos. Adesso, dopo aver appeso le scarpette al chiodo e intrapreso la carriera di allenatore alla guida del New York Cosmos all’ombra della Statua della Libertá ha messo in bacheca tre scudetti in quattro anni (2013, 2015 e 2016), e per questo adesso gli hanno appioppato il nomignolo di Giovanni “il cannibale”.

Pochi giorni fa é arrivato il terzo titolo nella North American Soccer League dopo aver battuto 4-2 nei calci di rigore l’Indy Eleven. Negli ingranaggi di questa macchina perfetta costruita da Savarese ci sono anche i venezuelani Juan Arango e Yohandry Orozco. Abbiamo contattato via whatsapp il tecnico di origine campana.

“Durante tutta la partita eravamo concentrati in un solo obiettivo, chiudere nel migliore dei modi la stagione. Sono fiero dei miei ragazzi che hanno fatto un ottimo lavoro e ogni volta che sono stati chiamati in causa hanno dato il massimo. Questo é stato un anno unico, nonostanete le avversitá e la cessione di diversi giocatori siamo riusciti a creare una squadra competitiva. Poi l’inclusione di giocatori come Juan Arango e Yohandry Orozco hanno aiutato alla vittoria finale. Questo sucesso é arrivato anche grazie allo spirito vincente di questa squadra e ad un Arango in uno stato di forma eccezionale non solo come goleador ma anche come assistman”.

I due campioni creoli hanno aiutato tantissimo alla formazione della grande mela. L’ex capitano della Vinotinto ha messo a segno ben 16 reti (é stato il secondo miglior realizzatore della NASL) ed ha sfornato 8 assist in 2.742 minuti disputati. Grazie a questa performance ha vinto il pallone d’oro del campionato. Dal canto suo Orozco ha disputato 1.452 minuti in 22 gare disputate ed ha messo a segno sette reti.

“Questa vittoria ha un pizzico di sapore venezuelano grazie alle incursioni di Arango ed Orozco. Questo titolo ha un sapore diverso, ti fa sentire fiero per quel sapore vinotinto. L’anno scorso c’era Diomar Diaz, però quest’anno l’interesse dei tifosi venezuelani era piú elevato per la presenza di due calciatori creoli”.

Il gioiellino cresciuto nel vivaio del Centro Italiano Venezolano di Caracas durante tutta la sua carriera come calciatore é stato un vero giramondo: ha giocato in Italia, Inghilterra e Stati Uniti. Nel Bel Paese ha difeso i colori di Perugia, Viterbese e Sassari Torres. Quando gli viene chiesto dell’esperienza in Italia racconta: “E’ un campionato molto competitivo. La serie C é un vivaio per tanti calciatori che poi giocano in Serie B e Serie A. Penso che la C sia più difficile della A e della B. In questa categoría c’é un mix di gioventú e veterani. É stata un’esperienza che mi é piaciuta tanto”.

L’esperienza nei diversi campionati gli ha permesso di avere un bagaglio tecnico ampio. “Posso riassumere il mio stile di gioco nella seguente maniera: l’equilibrio tattico italiano, la grinta degli inglesi, praticità degli americani. Poi, anche se non ho giocato in quel campionato, il possesso palla degli spagnoli. A tutto questo va aggiunto la sorpresa e la creativitá dei calciatori venezuelani”.

Savarese con Juan Arango
Savarese con Juan Arango

Il New York Cosmos è una franchigia calcistica statunitense fondata nel 1970 a New York e originariamente operante nel primo campionato NASL dal 1971 al 1984. É uno dei club più titolati del primo grande periodo professionistico del calcio nordamericano. I Cosmos, grazie ai giocatori di primo piano che si avvicendarono nella squadra come Pelé, Carlos Alberto, il tedesco Franz Beckenbauer e l’italiano Giorgio Chinaglia vinsero cinque campionati della NASL I, la lega professionistica che, dal 1968 al 1984, organizzò il campionato di vertice nordamericano di calcio.

Nel 1985 la franchigia sospese ogni attività seppure formalmente esistente come ragione sociale e marchio ai fini di marketing e tutela del copyright; fu ceduta nel 2009 a un consorzio di imprenditori facenti capo al britannico Paul Kemsley, ex vicepresidente del Tottenham; l’obiettivo originale di Kemsley era quello di iscrivere i Cosmos alla MLS, ma dal 2013 la squadra fa parte della rinnovata NASL nata nel 2010 e battezzata così in omaggio a quella originale di trent’anni prima. Pelé è il presidente onorario della franchigia. Nell’organigramma della franchigia della Grande Mela spicca anche il nome dell’italo-venezuelano Gianni Savarese.

“Il risorgere della squadra é stato grazie ad un gruppo di imprenditori che ha fatto ritornare nel mondo del calcio il Cosmos. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il supporto delle vecchie glorie che hanno indossato questa casacca ed i tifosi. Io sono l’incaricato di ristrutturare l’area sportiva ed ricopro anche il ruolo d’allenatore. Tutti loro hanno creduto in questo progetto, e tutti sperano che il progetto perduri nel tempo. Sono contento perché sto facendo qualcosa che mi appassiona e di rappresentare l’italo-venezuelanitá nel mondo, e poi sono anche felice per il fatto che ci siano due venezuelani in rosa”.

A futuro, Gianni Savarese ha intenzione di portare all’ombra della Statua della Libertá altri calciatori provenienti dalla terra di Bolívar: “Se dipendesse da me, avrei altri venezuelani in squadra. Anche se al momento non é in rosa, con noi si sta allenando Frank Feltscher”.

Approfittando del contatto telefonico abbiamo chiesto a Gianni il suo parere sul momento attuale che sta vivendo la Vinotinto: “La nazionale attualmente é in una fase di transizione dopo l’addio di Arango. Il Venezuela sotto la guida tecnica di Rafael Dudamel ha disputato un’ottima Coppa America. Ma nelle qualificazioni la sua prestazione è stata altalenante. Ottimi momenti come la vittoria netta contro la Bolivia e meno come il ko subito contro l’Ecuador. La Vinotinto ha in rosa diversi giocatori giovani che possono fare bene con la nazionale e sicuramente regaleranno tante soddisfazioni ai tifosi”.

Come tutti gli allenatori, il sogno nel cassetto del tecnico italo-venezuelano é quello di sedersi un giorno sulla panchina della nazionale.

(Fioravante De Simone)

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