Come cambia la vita, identikit dei soddisfatti e non

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ROMA. – Giovane, occupato e residente al Nord. E’ questo l’identikit della persona più felice d’Italia secondo il report dell’Istat ‘La soddisfazione dei cittadini’. Dal rapporto è possibile tracciare anche il profilo del più scontento: è una donna in là con gli anni, casalinga o in cerca di lavoro e residente al Sud.

Il voto medio dato dagli italiani alla propria vita è, infatti, in media un bel sette ma raggiunge il picco di 7,5 tra i ragazzi sotto i 20 anni e cala fino a 6,7 – poco più che sufficiente – tra gli ultra-settantacinquenni. A fare la differenza, spesso è la propria occupazione: gli studenti risultano così ai primi posti per soddisfazione per la propria vita, seguiti da dirigenti, imprenditori, liberi professionisti e, a poca distanza, direttivi, quadri e impiegati.

I più scontanti in assoluto, come prevedibile, sono i disoccupati. Al secondo posto per insoddisfazione troviamo le casalinghe, che precedono operai e apprendisti, ma anche coadiuvanti e lavoratori in proprio. In generale le donne sono leggermente meno soddisfatte degli uomini, con una differenza più ampia per quanto riguarda i giudizi su salute e tempo libero.

I più soddisfatti, svela poi l’istituto di statistica, vivono al Centro-Nord: qui il voto medio alla propria vita è tornato ai livelli precedenti della fase di crisi iniziata nel 2012, mentre il Mezzogiorno, nonostante un forte miglioramento nell’ultimo anno, deve ancora recuperare parte del terreno perduto.

Rispetto agli anni della recessione, a crescere è soprattutto la soddisfazione per la propria situazione economica, in particolare per gli uomini di 35-44 anni e i residenti al Nord. Il voto dato alle relazioni familiari invece resta stabile ma ad altissimi livelli: il 90% delle persone le considera positive con, a sorpresa, un picco di persone molto soddisfatte tra gli adolescenti di 14-17 anni e i ragazzi di 25-34 anni, che vedono forse nel nucleo familiare una protezione contro le incertezze del futuro.