Comitato No, ricorso se voto estero diverso da nazionale

(ANSA) – ROMA, 23 NOV -“L’indebita pressione politica e psicologica esercitata dal Governo sugli italiani all’estero non potrebbe, in ogni caso, giustificare risultati troppo diversi rispetto al voto nazionale, cosa per altro che non si è mai verificata in occasione di precedenti consultazioni referendarie. Ove ciò accadesse sarebbe necessaria una valutazione attenta e iniziative conseguenti, compresi eventuali ricorsi in sede di verifica dei risultati del voto”. E’ quanto spiega il vicepresidente del Comitato per il No, Alfiero Grandi, in un’intervista alla Filef, la Federazione Italiana Lavoratori Emigrati e Famiglie. “Tuttavia siamo fiduciosi che anche all’estero possa vincere il No, non perché lo dicono i sondaggi, ma perché questa è la risposta che ci viene dai cittadini che incontriamo e abbiamo incontrato nel corso della campagna elettorale”, dice Grandi che osserva: “Da anni viene denunciato che le modalità di voto degli italiani all’estero non garantiscono che il voto sia segreto, personale e libero”.