Violenza sulle donne: ogni anno oltre cento femminicidi

Scarpe con spillo rosse in una manifestazione contro la violenza sulle donne.
Scarpe con spillo rosse in una manifestazione contro la violenza sulle donne.
Violenza sulle donne: ogni anno oltre cento femminicidi
Violenza sulle donne: ogni anno oltre cento femminicidi

ROMA. – Oltre cento uccise ogni anno, ma centinaia, probabilmente migliaia aggredite, picchiate, vessate, perseguitate da uomini che conoscono o con cui hanno, o hanno avuto, una relazione affettiva. La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra venerdì 25 novembre, è come sempre l’occasione per fare il punto su un fenomeno drammatico, per il quale è stata coniugata una parola apposita: femminicidio.

La “buona” notizia è che, secondo la Polizia di Stato, dalle denunce si rileva una diminuzione dei casi di femminicidio (che infatti negli anni scorsi superavano di parecchio il centinaio). Ma non cambiano, invece – come ha spiegato la dirigente dello Sco, Mariacarla Bocchino, nel corso di una iniziativa della polizia – i dati relativi al reato di maltrattamenti, “un reato molto pericoloso perché può sfociare in tragedia”.

All’approssimarsi della data, si moltiplicano le iniziative per celebrare la Giornata indetta dalle Nazioni Unite. E’ stata presentata la manifestazione “Non una di meno”, promossa da Dire-Rete Nazionale dei Centri Antiviolenza, Udi e Rete Io Decido e che sabato 26 novembre porterà in piazza, a Roma, donne da tutta Italia.

“Inizia a prendere forma da noi – è stato spiegato – un movimento femminista che parte dal basso e che vuole far emergere la voce delle donne. Questo accadrà sabato e senza bandiere di partito, istituzioni o sindacati”. Durante la manifestazione si susseguiranno le testimonianze, come quelle dei genitori di Valentina Milluzzo, la donna morta a Catania dopo un aborto.

Sarà, assicurano le promotrici, “l’inizio di un percorso che ha come scopo la scrittura di un Piano antiviolenza nazionale femminista, a cui si inizierà a lavorare dal 27 novembre con un’assemblea plenaria a Roma. Già 1.300 le donne iscritte all’evento”.

Molte le adesioni, dalla Cgil alla Fnsi, da Actionaid a Aidos. Sul fronte opposto, quello di chi ‘agisce’ la violenza, la novità è che sono in forte aumento le richieste di aiuto. A renderlo noto è il Cam di Firenze, Centro Ascolto Uomini Maltrattanti, tra i primi centri nati a livello nazionale per uomini che agiscono con violenza nelle relazioni di intimità.

Dalle sole 9 richieste di aiuto del 2009, infatti, si è passati a 85 nel 2015; quest’anno, al 30 settembre, i casi erano già 66. Un incremento, spiegano al Cam, correlato all’inserimento del Centro in una più stretta rete di contatti con servizi, enti pubblici, privati, associazioni che indirizzano le persone in cerca di aiuto. In maggioranza gli uomini che si rivolgono al Cam lo fanno in maniera volontaria (71%); il 5% sono invii coatti della magistratura di sorveglianza o altre forme di affidamento in prova; altri arrivano da professionisti o altre strutture di intervento. Il 92% di chi si è rivolto al Cam è italiano.