CARACAS – E’ morto a Caracas Luis Miquilena Hernàndez. Da anni ormai lontano dalla scena politica, aveva 97 anni. Personaggio polemico, politico e imprenditore è stato sempre presente nei momenti decisivi della storia del Paese.
Luis Miquilena si è iniziato nella politica nelle file del partito comunista e nella decade del 40, del secolo scorso, è stato Segretario Generale del Sindacato degli Autisti di Autobus.
Alleato del presidente Isaías Medina Angarita è stato acerrimo avversario di Romulo Gallegos. Durante la dittatura del Generale Perez Jimenez ha sofferto i rigori del carcere. Caduta la dittatura accettò di partecipare al Patto di Punto Fihjo
Divenne avversario di Rómulo Betancourt quando questi promosse iniziative contro Cuba e inizió la repressione contro la sinistra venezuelana. Dopo aver lasciato Unión Republìcana Democràtica, il partito a cui Jòvito Villalba diede vita, si ritira dalla vita politica per oltre 30 anni.
Torna alla ribalta con l’elezione del presidente Chàvez e partecipa, come aveva già fatto nel 1961, all’Assemblea Costituente che redatta l’attuale Carta Magna. Durante i primi anni del governo dell’estinto presidente Chàvez è parte dell’influente “Grupo de los 5”. Quindi è eletto Senatore, è nominato ministro degli Interni e presiede l’Assemblea Costituente.
Miquilena è il primo funzionario dell’amministrazione Chàvez ad essere accusato di corruzione e processato dal Procuratore Javier Elechiguerra. E’ comunque assolto.
Dopo aver criticato alcuni provvedimenti dal presidente Chàvez e aver affermato che, dopo il colpo di Stato, non fu “il popolo a permettere il ritorno al potere del presidente Chávez ma l’incompetenza di Pedro Carmona”, è allontanato dall’amministrazione pubblica e si ritira a vita privata.
