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CARACAS – Un famoso proverbio dice “chi va piano, va sano e va lontano”. Deportivo Tachira e Zulia sembrano aversi afferrato a questo motto per approdare in finale. Aurinegros ed lagunari hanno vissuto un Torneo Clausura altalenante, ma dopo 19 giornate sono riusciti ad arrivare alla finale per il titolo.
I tachirenses si sono qualificati per la gara decisiva grazie ad un globale di 3-2 contro l’Atlético Venezuela, ma per arrivare alla gara decisiva quanta sofferenza! Infatti la squadra allenata da Carlos Maldonado aveva vinto la gara d’andata con un netto 3-0. Tutto faceva presagire che la gara di ritorno sarebbe stata una passeggiata, ma non é stato cosí i gol di Arismendi e López hanno fatto sudare le sette camice agli andini.
Mentre il Táchira ride, il Caracas piange. Infatti i ‘rojos del Ávila’ sono stati battuti in casa per 1-2 dallo Zulia. La formazione allenata César ‘Champions’ Marcano é scesa sul campo dell’Olimpico con l’intenzione di non regalare nulla ai padroni di casa. Al 14’, i lagunari passano in vantaggio con un guizzo vincente dell’italo-venezuelano Jeffersor Savarino, un suo tiro dal limite trafigge la porta difesa da Fariñez.
Si va al riposo sullo 0-1 per gli ospiti. Al 56’, i neroazzurri trovano addirittura lo 0-2 con un rigore trasformato da Guaycochea. Il Caracas trova il gol della bandiera con un gol di Robert Herández (76’). Ma non serve a nulla, un Caracas senza idee viene eliminato in semifinale ed esce fischiato dall’Olímpico.
Ma la sfida tra Caracas e Zulia non é finita con il triplice fischio dell’arbitro. Stando ai rumors i capitolini hanno fatto ricorso in Federazione: sembra que i lagunari abbiano schierato un calciatore squalificato, Giovanny Romero, che stando a quanto é stato riferito dal Caracas non sarebbe dovuto scendere in campo per somma d’ammonizioni. Se il ricorso dei rojos del Ávila avrá esito positivo, la formazione allenata da Antonio Franco vincerebbe la gara a tavolino.
(Fioravante De Simone)
