Migranti: il 2016 un nuovo anno record, già sbarcati in 171mila

Migranti: 2016 nuovo anno record, già 171mila sbarcati
Migranti: 2016 nuovo anno record, già 171mila sbarcati
Migranti: 2016 nuovo anno record, già 171mila sbarcati

ROMA. – Il 2016 diventa l’anno record per gli sbarchi di migranti in Italia. Lo attestano le rilevazioni del Viminale, che registrano alla data di oggi 171.299 persone giunte via mare dall’1 gennaio. Superando così il 2014, quando al 31 dicembre si contarono 170.100 arrivi. Un dato coerente anche con il record di vittime delle traversate tra le coste africane e quelle italiane: almeno 4.164 secondo le ultime rilevazioni dell’Oim.

Gli sbarchi sono cresciuti quest’anno del 19% rispetto al 2015 ed ancora di più sono aumentati gli stranieri ospitati nel sistema d’accoglienza, balzati dai 103.792 del 2015 ai 176.720 attuali. Il tutto mentre i ricollocamenti previsti dal piano Juncker sono fermi al palo: solo 1.758 profughi (quasi tutti eritrei), sono stati trasferiti dall’Italia verso altri Paesi europei in oltre un anno, contro i 40mila in due anni previsti.

Nel porto di Augusta si è registrato il maggior numero di sbarchi (22.926). Seguono quelli di Catania (16.824), Pozzallo (16.405) e Messina (14.869). I nigeriani sono i più numerosi tra gli stranieri arrivati (35.716), seguiti da eritrei (20mila), guineiani (12.352), ivoriani (11.406) e gambiani (11.022).

E’ record anche i minori non accompagnati: nei primi dieci mesi dell’anno ne sono arrivati 22.772, contro i 12.360 di tutto il 2015. Numeri imponenti, che stanno mettendo sotto forte pressione il sistema d’accoglienza.

La maggior parte degli immigrati (138.206) è ospitata nelle strutture temporanee reperite dalle prefetture; 23.158 si trovano nei posti Sprar (il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), 14.355 nei centri di prima accoglienza e mille negli hotspot.

E’ la Lombardia la prima regione per numero di migranti accolti (23.038, pari al 13% del totale). Seguono Lazio (15.046), Veneto (14.217), Piemonte (14.320), Campania (14.142) e Sicilia (14.143). Viminale ed Anci hanno condiviso un piano d’accoglienza diffusa per suddividere i profughi in maniera capillare nel maggior numero possibile di comuni.

Nei giorni scorsi il ministero ha smentito ipotesi apparse sulla stampa di requisizioni straordinarie di strutture per destinarle all’alloggio di migranti, ma il problema della mancata collaborazione di molti enti locali c’è.

“In provincia di Firenze – ha spiegato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, in visita nel capoluogo toscano – l’accoglienza avviene in 39 Comuni su 42. Qui la bussola del buon senso funziona, non nel resto del Paese. In Italia 2.600 Comuni collaborano, mentre 5.400 no. Il tema è che lo devono fare tutti. Dobbiamo continuare a lavorare con i sindaci e dare incentivi ed eventualmente disincentivi”.

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