Il Presidente Maduro esige sia derogato il “Decreto Obama”

Il presidente della Repubblica, Nicolás Maduro
Il presidente della Repubblica, Nicolás Maduro

CARACAS – Mentre le difficoltà economiche dei venezuelani crescono senza freno, le malattie infettive si diffondono preoccupantemente, e le Forze di Polizia agiscono impunemente, il presidente della Repubblica, Nicolás Maduro, annuncia una vasta campagna nazionale e internazionale per convincere il presidente uscente degli Stati Uniti, Barack Obama, a derogare il decreto attraverso il quale si proibisce l’ingresso al colosso del nord ad alcuni funzionari ritenuti colpevoli di delitti contro l’umanità.

– Se quel decreto – ha detto il capo dello Stato che sostiene che il presidente Obama ha dichiarato il “Venezuela nazione pericolosa per la sicurezza nordamericana” – dovesse essere impiegato per violare la pace in Venezuela, per intervenire nel Paese, allora la responsabilitá sarebbe tutta di Barack Obama. Il presidente Obama deve capire che se non deroga quel decreto lascierebbe le porte aperte a qualunque avventura contro la pace in Venezuela.

Il presidente Maduro, dopo aver informato che invierá una lettera al presidente Obama, ha sottolineato la necessitá di costruire una relazione di rispetto mutuo tra Venezuela e Stati Uniti.

Intanto, mentre il capo dello Stato torna sul tema delle relazioni tra il nostro Paese e il colosso del Nord e la ministro degli Esteri insiste nel sostenere che nessuna nazione o gruppo di nazioni potranno mai espellere il Venezuela dal Mercosur, il Parlamento ha reso noto che aprirà un dibattito e un’indagine sulla violenza che caratterizza la “Operación para la Liberación del Pueblo” e la strage di Barlovento. Si teme, infatti, che a Barlovento non siano state solo 12 le vittime e che, in altre occasione, le forze di polizia impiegate nelle “Olp” abbiano agito con eccessiva violenza e che ad esse sia stata data troppa libertá di azione.

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